Gomez: «Un’emozione unica»
Gasperini: «Ci credevamo»

Le reazioni dei protagonisti a fine gara, l’entusiasmo e l’emozione di Gomez e Gollini. Un post anche di Zapata.

«E’ un gran risultato, sono contento per Bergamo e per il calcio italiano: serviva che anche noi guadagnassimo credibilità, che questo modo di giocare fosse valido anche in campo internazionale. Lo abbiamo fatto contro una quadra forte e in un girone difficile che si è dimostrato equilibrato». Sono queste le parole dell’allenatore dell’Atalanta Gian Piero Gasperini al termine di Shakhtar Donetsk-Atalanta 0-3, match dell’ultima giornata dei gironi di Champions League in cui gli orobici, grazie a una partita perfetta, hanno centrato una storica qualificazione agli ottavi di finale: «Era difficile, specie dopo quell’inizio nel girone. La partita dell’andata era stata una beffa, loro c’avevano fatto gol al 95’ e sembrava averci tolto speranze - spiega il tecnico nerazzurro ai microfoni di Sky Sport - ma dal quel momento siamo cresciuti. Credevamo in questa possibilità, queste occasioni quando capitano vanno colte, lo abbiamo fatto soffrendo. Aver vinto in questo modo è veramente qualcosa che rimane impresso».

Una vittoria resa ancor più prestigiosa dalle pesanti assenze tra le fila orobiche: «Indubbiamente mancavano tre pedine fondamentali, ma chi ha giocato oggi è molto affidabile. E’ chiaro che senza Zapata e Ilicic può essere un problema, ma tutti si sono impegnati e questa è la vittoria dell’intera squadra. Adesso festeggiamo tantissimo, ma poi da dopodomani pensiamo al campionato». Infine una dedica di Gasperini per questo traguardo storico: «La dedica è per tutta la città di Bergamo, dai giocatori alla dirigenza, passando per i tifosi: è la vittoria di tutta quanta la città», conclude l’allenatore piemontese.

«Non ci sono parole, è un’emozione unica, qualcosa che rimarrà nella storia del calcio e di questa società. E anche nella memoria di ognuno che è stato qui”: Alejandro «papu» Gomez, commenta così, ai microfoni di Sky Sport la qualificazione dell’Atalanta agli ottavi di finale di Champions League. «Tutti veniamo dal basso, qui non c’è nessun campione, qui è tutto lavoro e sacrificio - ha aggiunto il capitano nerazzurro - Sappiamo tutto quello che abbiamo fatto e quanto abbiamo lottato in questi anni per meritarci questo. Un pò come l’Atalanta degli anni ’90, che andava a lottare per l’Europa, oggi abbiamo scritto un’altra pagina di storia che si ritroverà tutto il popolo bergamasco. Anche quelli che sono venuti qui sono «pazzi», abbiamo gente che di segue alla quale volevamo dare una bella gioia” «Questa squadra, dal primo anno in cui è arrivato Gasperini, da quando abbiamo fatto il quarto posto - ha concluso - ha un modo di essere e di lavorare come gruppo, dal più vecchio al più giovane, che ci fa mantenere i piedi per terra e questa è la cosa più importante».

«E’ stata una partita incredibile, siamo tutti felicissimi e stanchissimi, però è una grande gioia. E’ difficile descrivere l’emozione che si prova a passare il turno, specie per come si era messa. E’ una serata magica, abbiamo raggiunto qualcosa di spettacolare. Per Bergamo è una cosa unica, abbiamo fatto qualcosa di storico per questa società». Sono queste le parole di Pierluigi Gollini al termine di Shakhtar Donetsk-Atalanta 0-3, sfida che ha regalato la storica qualificazione agli ottavi di Champions agli orobici anche grazie alle parate del proprio portiere: «Ci davano tutti per morti, ma ci siamo sempre detti tra di noi che l’obiettivo era provare a giocarci la qualificazione o al massimo andare in Europa League. A Manchester avevamo preso una bella batosta - confessa l’estremo difensore della Dea ai microfoni di Sky Sport - ma non ha messo in dubbio le nostre sicurezze di gruppo e dei singoli: sapevamo che ci poteva stare, non ci ha scomposto più di tanto, ma ci ha costretto a fare qualcosa in più per passare il turno».

Anche Zapata gioisce per i suoi compagni, e dice di non vedere l’ora di tornare in campo.

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