I due sogni di Marcolini: «Vittoria e stadio pieno

Sognare non costa nulla, e allora tanto vale sognare in grande. Non limitarsi al quadro d’autore, ma chiedere al destino anche una cornice degna dell’evento. Fuor di metafora: sognare, a 48 ore dall’ultima partita casalinga del 2003, una secca vittoria sulla Ternana e, tutt’attorno, uno stadio pieno. Questi i due sogni di Michele Marcolini per il match di domani. Per il primo fa appello alla squadra, per il secondo ai bergamaschi.

Ma sarà difficile vedere lo stadio pieno: domani è l’ultimo appuntamento per la corsa ai regali di Natale...

«Sì, però la partita si gioca nel primo pomeriggio, dopodiché i bergamaschi avranno tutto il tempo di darsi allo shopping...».

Dunque condivide gli appelli che il presidente ha più volte lanciato nelle scorse settimane?

«Non potrebbe non essere così. Per noi giocatori disputare una partita casalinga davanti a uno stadio gremito è l’ideale. Lo stadio fa parte della partita e il pubblico è davvero il contorno indispensabile di un match casalingo. Così spero che il nostro stadio torni pieno contro la Ternana, per l’ultima partita di quest’anno. E spero anche che la gente che affollerà le tribune ci segua e ci inciti con la stessa energia che ci mettono quelli della curva. Che sono sempre tanti e si fanno anche sentire».

Passiamo alla Ternana. Non sarà un cliente facile.

«Certo che no. È una squadra di vertice, che ha soprattutto nell’attacco i suoi punti di forza. Per questo credo che dovremo stare particolarmente attenti e fare affidamento sul nostro collettivo. Uniti ce la possiamo fare senza dubbio».

Tutto vero, ma la Ternana fuori casa non è per niente irresistibile, soprattutto in difesa.

«Senz’altro, però alla fine se è terza in classifica significa che è un avversario tra i più forti, e soprattutto per questo è un avversario da battere».

Volete accelerare ancor di più la fuga?

«Questa è una giornata che se vincessimo dal punto di vista della classifica potrebbe essere molto molto positiva. Da un lato perché prenderemmo tre punti in uno scontro diretto, dall’altro perché per via delle partite in calendario potremmo probabilmente aumentare ancora di più il nostro vantaggio sulla sesta in classifica. E poi perché il fatto di arrivare alla sosta di Natale sempre in testa psicologicamente sarebbe una gran bella cosa».

(20/12/203)

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