«I miei trent’anni di Atalanta
e quella stessa voglia di Europa»

Giacomo Randazzo e la sua storia in nerazzurro. Ma per un anno è stato ai vertici del Torino che sabato sfiderà l’Atalanta.

Tecnicamente sarebbe un doppio ex, ma non diteglielo. «Ma come si fa? L’Atalanta vince per trenta stagioni a una...». Parola di Giacomo Randazzo, un pezzo di storia nerazzurra: da segretario generale a presidente. E per un anno anche ai vertici dei granata, da marzo 1993 a marzo 1994. «Al di là dell’ombra che proietta sul Torino la Juventus, la città è intimamente granata. Una tifoseria orgogliosa, simile a quella atalantina, con la quale in passato ci furono epici scontri».

Poi lo sguardo si sposta al match di sabato: «Questa partita con l’Atalanta è molto importante pure per il Torino. Non solo il risultato ma la stessa prestazione potrebbero illuminare sul futuro». E all’Europa nerazzurra, esperienza che Randazzo ha provato in passato: «Stesso entusiasmo della gente. Anche allora la città si fermava. La differenza sta nella partecipazione alle trasferte. Noi andammo in Galles, a Zagabria, a Colonia, in Turchia non dico soli soletti, ma quasi. I tremila e passa di Liverpool fanno parte del fenomeno Atalanta».

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