In campo per il sogno di Letizia Milesi
Match benefico tra AlbinoLeffe e Monza

Non si tratterà solo di calcio. Domenica pomeriggio AlbinoLeffe e Monza giocheranno per Letizia Milesi: da due anni, dopo un piccolo incidente, la giovane di 19 anni non può più camminare né seguire il suo sogno, la danza.

Entrambe le squadre scenderanno in campo con una divisa speciale, e le stesse maglie saranno messe all’asta dopo la gara. Monza e AlbinoLeffe, in modo assai lodevole, hanno infatti deciso di collaborare con la onlus «Sulle ali di un sogno», nata per sensibilizzare la ricerca scientifica in campo neurologico e in particolare per aiutare Letizia Milesi, una ragazza di 19 anni di Roncobello (Valle Brembana). La raccolta benefica aiuterà Letizia nel realizzare il viaggio e l’intervento chirurgico che la attende negli Stati Uniti. Per tutti, è possibile trovare altre informazioni e modalità per aiutare Letizia sul sito www.sullealidiunsogno.org.

L’AlbinoLeffe rende visita al Monza, domenica 13 ottobre alle 17,30 allo stadio Brianteo, e per tre seriani non è certo una partita come le altre. Perché oggi, al cospetto di un Monza proiettato in tutto e per tutto al salto in Serie B (capolista a +4 su Alessandria e Renate), ritrovano un pezzo del loro passato: sono i giocatori Riva e Cori e il tecnico Zaffaroni, fuoriusciti dopo l’avvento della nuova dirigenza e di Brocchi in panchina a metà della scorsa stagione, con difensore e bomber arrivati all’AlbinoLeffe. E proprio Marco Zaffaroni, arrivato in estate in bluceleste, è considerato una delle leggende della squadra brianzola: difensore e capitano, quasi 130 presenze fra il 2004 e il 2008. Chissà cosa darebbe per vivere e lottare in campo l’avvincente e tosta sfida.

Perché detto delle ambizioni del Monza, dall’altra parte c’è un AlbinoLeffe che arriva da due sconfitte consecutive ed è quindi «obbligato» ancora di più a compiere un’impresa per tornare a fare punti. Anche solo un pareggio contro la corazzata darebbe grande fiducia a una squadra che finora ha stentato parecchio a concretizzare: solo cinque i gol fatti, gli stessi di Lecco e Giana, solo la Pergolettese ha fatto peggio. In più ha pagato care le poche ingenuità commesse (da inizio stagione tre ko di misura 0-1). Chiaro che contro un avversario come il Monza che - forte di un organico di qualità e ampio - dà tre-quattro gol a tutti, spesso chiudendo le gare già nei primi 45 minuti, fondamentale diventerà evitare innanzitutto ogni minimo sbaglio. Anche perché, tranne che nell’unico blackout con il Siena (proprio in casa, 0-2), i brianzoli non solo vanno in gol facilmente, ma subiscono pure davvero poco (4 reti subite da inizio stagione).

«Giochiamo contro una squadra che non solo vince, ma lo fa in modo netto e schiacciante, e quindi è fondamentale quella determinazione che può sopperire al gap tecnico e fisico. Dobbiamo dare tutto il 100% e anche di più, in ogni situazione e momento della gara», il diktat di Zaffaroni alla vigilia. Indisponibile Gonzi nelle fila blucelesti, Monza al completo.

Un match sicuramente speciale, con il cuore e la testa a Letizia Milesi. Lety oggi ha 19 anni ed è in carrozzella, ma ha grinta da vendere. Vive a Roncobello e con la mamma Monica in questi anni ha percorso migliaia di chilometri tra un centro di cura e l’altro per poter tornare a sognare. L’orizzonte della famiglia Milesi diventa più luminoso quando si delinea la possibilità di affrontare un delicatissimo intervento in un centro specializzato in Texas. Impresa molto costosa e da qui nasce l’idea di mamma Monica di far diventare questo sogno una storia buona per tutti creando un’associazione, «Sulle ali di un sogno».

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