Italia-Argentina 25 anni dopo
Quando Caniggia beffò gli azzurri

È trascorso già un quarto di secolo dalla famosa semifinale dei Mondiali di calcio in Italia quando la squadra azzurra - era il 3 luglio 1990 - fu eliminata a Napoli ai calci di rigore dall’Argentina di Maradona, destinata a perdere la finale contro la Germania.

Un’Argentina che - come molti appassionati calciofili ricorderanno - spense il sogno azzurro sfruttando anche le gesta di un atalantino, Caniggia. Il biondo attaccante, una delle leggende del popolo nerazzurro, segnò infatti di testa nella ripresa il gol che consentì ai sudamericani di pareggiare la rete siglata nel primo tempo da Squillaci.

Un gol abbastanza beffardo perché Caniggia beffò da distanza ravvicinata Zenga, colpevole di essere uscito di porta in modo un po’ avventato. Il match non si schiodò dall’1-1 e il verdetto venne deciso ai calci di rigore. E nella lotteria dei penalty (5-4 in totale) a fallire dal dischetto per l’Italia fu proprio un bergamasco ed ex atalantino, ovvero Roberto Donadoni. Insomma, in quella semifinale è come se l’Atalanta avesse giocato un po’ contro l’Italia.

Caniggia, classe 1967, un missile in campo, con l’Atalanta ha giocato con successo dal 1989 al 1992 (85 presenze e 26 gol) e con minor fortuna nel campionato 1999-2000 (17 presenze e 1 gol), ma resta sempre nei cuori dei tifosi bergamaschi.

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