Lazzarini, presidente degli «Amici»
«I tifosi dodicesimo uomo col Borussia»

«Essere a capo di una tifoseria con alle spalle cinquantadue anni ininterrotti di storia mi riempie di orgoglio a non finire. Mi ritengo, poi, fortunato di esserlo adesso con la squadra alla caccia della prestigiosa qualificazione agli ottavi di finale della League. Sono un presidente sportivamente invidiato per mille e più ragioni».

È un Marino Lazzarini impaziente per l’appuntamento europeo di giovedì sera a Reggio Emilia. «Appena metto il naso per strada è difficile che non mi si intrattenga sull’ Atalanta e la cosa non fa che accrescere il mio coinvolgimento già, del resto, all’ennesima potenza in periodi normali. Per non parlare dei miei clienti che in azienda ancor prima di trattare argomenti di carattere commerciale intavolano discorsi sulle vicende nerazzurre». Da una dozzina di anni con lo scettro in mano del Centro di coordinamento degli “Amici” dell’Atalanta (81 sezioni con circa 5 mila iscritti) Lazzarini è per tutti l’autentico factotum dell’ Associazione fondata dallo storico giornalista Elio Corbani e da Andrea Spada allora direttore de L’Eco di Bergamo. «Certificando da tempo l’indelebile amore dei supporter verso la squadra provate a immaginare l’entusiasmo che si respira in ogni angolo. Limitiamoci alle cifre che indicano 6 mila tifosi la scorsa settimana a Dortmund e i 16 mila e passa previsti in Emilia nella gara di ritorno. Numeri da capogiro o molto meglio «da Atalanta!».

A questo punto Lazzarini, che fa parte anche del consiglio di amministrazione del club della famiglia Percassi si sposta in maniera specifica sullo scontro allo stadio Mapei “Non esiste risultato impossibile per Papu Gomez e compagni. Certo, il Borussia è complesso diha qualità e potrà avvalersi di due risultati su tre. Ma dalla nostra parte abbiamo giocatori estremamente motivati e gestiti alla grande da Gian Piero Gasperini. Inoltre, valore aggiunto della massima importanza è rappresentato dai sostenitori che dagli spalti dello stadio contribuiranno sicuramente a non lasciare nulla di intentato». Insomma, anche se scaramanticamente non lo dice...

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