Le richieste a Colantuono e Marino
Entrambi risponderanno picche

A Stefano Colantuono e a Pierpaolo Marino non mancano le richieste. È una novità? Per niente se consideriamo le gestioni dei due, nei rispettivi ruoli, a Zingonia. Ad innescare le voci sul conto del mister nerazzurro è stato il concittadino Giorgio Parretti, accreditato procuratore Fifa.

A Stefano Colantuono e a Pierpaolo Marino non mancano le richieste. E’ una novità? Per niente se consideriamo le gestioni dei due, nei rispettivi ruoli, a Zingonia. Ad innescare le voci sul conto del mister nerazzurro è stato il concittadino Giorgio Parretti, accreditato procuratore Fifa, la scorsa settimana a “Tutto Atalanta”, su Bergamo Tv.

Più organi di informazione hanno, invece, riportato che Pierpaolo Marino costituirebbe la prima scelta dell’Inter, dopo il recente ben servito dato a Branca. Diciamo, comunque subito, che Colantuono è sotto regolare contratto con l’Atalanta fino al giugno 2016; il direttore generale al 2017.

E ancora, secondo noi, nonostante la fondatezza della notizie è difficile ipotizzare la partenza di entrambi, quanto meno, al termine della corrente stagione sportiva. Elenchiamone le ragioni.

Per Colantuono, l’Atalanta sembra fatta su misura d’uomo sotto molteplici aspetti. Certo, l’indomani di risultati negativi sul campo, deve puntualmente ingoiare critiche e quant’altro da parte di un sistematico e non esiguo zoccolo duro di supporter pronto a rimproverargli il mancato gioco della squadra. Ma se al tecnico di Anzio dovesse balzare alla mente le esperienze così così consumate altrove (Palermo e Torino) non è che lo proiettino, tutto ad un tratto, verso altre piazze.

In ogni caso potrebbe coniugare l’ambizione di spiccare il volo in società blasonate per un salto di qualità umanamente giustificabile. Ma pur con la stima e la considerazione che da sempre gli riserviamo non ci va di sostenere che le tre-quattro formazioni più quotate del nostro campionato facciano a gara per ingaggiarlo.

Diverso il discorso su Marino che già ha provato, del resto ottenendo buoni risultati, in club che vanno per la maggiore. In poche parole Marino si troverebbe la strada oltremodo spianata anche ad operare con mansioni di rilievo in qualsiasi altra compagine di grido. C’è, però, una cosa che fa a pugni con un suo imminente addio. In più occasioni lo stesso dirigente campano ha confermato che il matrimonio con la famiglia Percassi ha i saldi presupposti per una lunga durata. Rispondere no ad un’Inter sarà, allora, tanto dura?

Arturo Zambaldo

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