Livaja si sta buttando via
Non si riscalda: fuori rosa

Un fulmine a ciel sereno proprio al tramonto: l’Atalanta ha messo Livaja fuori rosa. È la terza punizione resa pubblica da quando è a Bergamo, la prima di quest’anno. Non voleva riscaldarsi prima della partita. TU COSA FARESTI? VOTA IL SONDAGGIO

Un fulmine a ciel sereno proprio al tramonto: l’Atalanta ha messo Livaja fuori rosa. È la terza punizione resa pubblica da quando è a Bergamo, la prima di quest’anno. L’attaccante croato, come si legge in una nota apparsa dopo le 19 sul sito ufficiale della società, «è stato momentaneamente collocato fuori rosa per motivi disciplinari. Il calciatore, durante il secondo tempo della gara di Serie A Udinese-Atalanta, si rifiutava di prendere parte agli esercizi di riscaldamento dei calciatori in panchina».

Livaja, stando a quanto trapelato, quando è toccato il suo turno (a rotazione vengono mandati a scaldarsi sempre tre giocatori), non si è alzato dalla panchina nonostante la chiamata del professor Montesanto. Un episodio sfuggito all’occhio di quasi tutti, a quanto pare anche di Colantuono che è stato messo al corrente dell’accaduto dal suo staff soltanto in un secondo momento: infatti nel dopo partita non era trapelato niente e il clima fuori dallo spogliatoio era assolutamente sereno.

Ma ieri alla ripresa degli allenamenti, il rifiuto è emerso e la società ha subito preso provvedimenti. Da oggi Livaja avrà un preparatore a sua disposizione e si allenerà a parte, in orari diversi dal resto della squadra.

Fino a quando? Per ora non è stato deciso, si parla di un provvedimento a tempo indeterminato. È difficile comunque pensare che resti fuori rosa fino alla fine della stagione. Intanto salterà sicuramente la gara di domenica con il Chievo. Poi si vedrà.

Il discorso è sempre lo stesso: il talento c’è ed è notevole, ma il ragazzo si sta buttando via con questi comportamenti. Questa è la terza volta che sgarra da quando è all’Atalanta: l’anno scorso era stato punito per aver risposto male a un assistente di Colantuono e per un pugno a Radovanovic in allenamento, due episodi che gli erano costati tre partite.

Eppure Livaja non è un «bad boy», ma più semplicemente un ragazzo di 20 anni che con i suoi pregi e i suoi difetti fatica a maturare, e che qualche volta inciampa. Un talento con un potenziale enorme, da abituare alla disciplina. L’Atalanta ci sta provando, usando un po’ il bastone e un po’ la carota, ma ora a quanto pare la pazienza è in riserva, e al posto della carota si è deciso di usare il bastone.A giugno ci sarà anche da discutere la comproprietà con l’Inter: l’addio potrebbe essere probabile.

Intanto Livaja perderà un’altra occasione ed è un peccato perché con Moralez in dubbio, contro il Chievo avrebbe potuto trovare più spazio di quello avuto ultimamente (da dicembre solo 4 presenze, una sola da titolare). Già, Moralez: ieri è rimasto a riposo e oggi farà un’ecografia per stabilire l’esatta entità del problema al flessore della coscia sinistra. C’è cauto ottimismo. Logico che dall’esito dell’ecografia dipenderà anche la formazione da opporre al Chievo domenica: con Livaja fuori causa, l’alternativa principale sarebbe De Luca, a meno di un inserimento di Brienza (come a Torino), che ieri è tornato in gruppo ed è dunque recuperato. Con la squadra ha lavorato anche Nica, mentre a parte restano Bellini e Cazzola. Oggi doppia seduta e Colantuono saprà se potrà contare su Moralez.

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