L’Atalanta apre le casse Entrano 5 milioni d’euro

L’assemblea degli azionisti dell’Atalanta si è riunita nel pomeriggio nella sede di corso Europa a Zingonia per deliberare un aumento di capitale di cinque milioni (10 miliardi di vecchie lire) da versare in scandenze diverse. Il primo versamento di due milioni e mezzo di euro (cinque miliardi) dovrebbe essere effettuato entro la fine di maggio. La sottoscrizione di questo aumento dovrebbe avvenire sulla base del numero di azioni possedute, per cui sarà il presidente Ruggeri, che detiene circa l’80% del capitale, a doversi sobbarcare l’onere maggiore.

A proporre l’aumento di capitale è stato il Consiglio d’Amministrazione nel marzo scorso. Tale decisione è stata presa per far fronte alle esigenze economico-finanziarie attuali e dell’immediato futuro, quando si dovrà operare sul mercato per adeguare la squadra, se questa sarà in grado di conquistare la sospirata e importante (anche in termini economici oltre che sportivi) promozione in serie A. Da quasi un decennio gli azionisti dell’Atalanta non erano stati chiamati a immettere denaro fresco nella società.

Gli aumenti più consistenti si erano registrati nell’esercizio ’92/93 quando dai sette miliardi e mezzo di capitale sociale si era passati a nove miliardi 375 milioni, ma soprattutto nell’anno successivo quando al termine del campionato ’93/94 che aveva determinato la retrocessione in serie B Ivan Rugggeri (da qualche mese subentrato ad Antonio Percassi) e Miro Radici portarono il capitale a 14 miliardi 62 milioni con un aumento di quattro miliardi e 687 milioni. Nel giro di due esercizi era stato necessario raddoppiare il capitale, per ripianare le perdite ma anche per far fronte a tutte le sue esigenze economiche. E in effetti grazie anche all’oculata gestione la società per quasi dieci anni non ha dovuto effettuare interventi sul capitale, potendo così assorbire anche la consistente perdida (17 miliardi e mezzo) dell’ultimo esercizio chiuso il 30 giugno, facendo ricorso alle riserve accantonate. Per l’esattezza un aumento, più formale che reale, era stato effettuato nell’ottobre 2001, quando l’Assemblea straordinaria, convertendo in euro il capitale, aveva deliberato un aumento gratuito del valore delle azioni, mediante l’utilizzo della riserva. Si era così passati da sette milioni 262 mila euro agli attuali sette milioni 500 mila euro. Con l’aumento di capitale deliberato oggi dall’assemblea degli azionisti, l’entità del capitale sociale, quando sarà interamente versato, salirà a 12 milioni e mezzo circa 25 miliardi di lire. Il che significa che Ruggeri avrà globalmente versato delle casse nerazzurre 20 miliardi.

Ricordiamo che l’Atalanta nella sua storia di società per azioni (la costituzione risale al 1967 con 30 milioni di capitale sociale) in una sola circostanza è stata costretta ad abbattere e poi ricostruire il capitale sociale. Si è verificato in coincidenza con la retrocessione in serie C nel 1981, quando si registrò una perdida di 881 milioni. Il capitale di un miliardo, interamente sottoscritto dalle famiglie Bortolotti, venne abbattuto del 40% e ricostituito in un miliardo e 600 milioni. Nell’anno successivo venne raddoppiato per salire a tre miliardi e 661 milioni dopo pochi mesi, anche grazie al passaggio del 50% del pacchetto azionario a Miro Radici il quale non volle mai apparire in questa veste, preferendo ricoprire semplicemente il ruolo di sponsor con il marchio Sit In sulle maglie nerazzurre. Nell’85 ci fu un aumento di capitale di un miliardo e 100 milioni oltre a un finanziamento di 900 milioni, quindi quattro anni dopo, per far fronte a una perdita di 356 milioni, (in concomitanza con la retrocessione dell’87/88) venne versato nelle casse un miliardo e 868 milioni, portando il capitale sociale a sei miliardi 663 milioni. Nel 1993 salì a sette miliardi e mezzo, per essere poi essere raddoppiato nel giro di due esercizi sotto la guida di Ruggeri, che nel maggio 2000 ha rilevato il 95% delle azioni di Miro Radici. Ora il presidente si farà carico di un nuovo sacrificio. Non è cosa da poco.

(27/04/2004)

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