L’Atalanta conserva primato e imbattibilità L’AlbinoLeffe interrompe la serie negativa

LIVORNO - ATALANTA 0-0

Livorno (4-3-1-2)

: Pavarini, Cannarsa, Vanigli, Chiellini, Vigiani (29’ st Biliotti), Grauso (36’ st Ciaramitaro), Ruotolo, Doga, Saverino (42’ st Rabito), Protti, Lucarelli. In panchina: Mareggini, Phertzel, Fanucci, Matteini. All. Mazzarri.

Atalanta (4-3-3): Taibi, Innocenti, Gonnella, Lorenzi, Smit, Bernardini, Marcolini (23’ st Montolivo), Gautieri, Vugrinec (23’ st Pinardi), Zenoni, Budan (38’ st Comandini). In panchina: Calderoni, Sarr, Mingazzini, Pazzini. All. Mandorlini.

Arbitro: Giannocaro di Lecce.

Note - Angoli 8-3 per Livorno. Recupero: 1’ e 4’. Spettatori: 13.000 circa per un incasso di 165.700 euro

I nerazzurri di Mandorlini tornano imbattuti anche dalla delicata trasferta a Livorno. Il pareggio a reti inviolate (0-0) consente inoltre all’Atalanta di conservare il primato in classifica dopo 19 giornate di campionato. Un risultato giusto che accontenta sostanzialmente entrambe le formazioni, anche se è stata l’Atalanta a collezionare le più ghiotte occasioni da gol. Già al 3’ del primo tempo Vugrinec colpiva un clamoroso palo con il portiere del Livorno battuto. Al 28’ Budan calciava incredibilmente a lato dopo un pregevole assist di Marcolini che lo aveva smarcato davanti al portiere. Con il trascorrere dei minuti il Livorno guadagnava metri di campo e prendeva confidenza con la partita. Nella prima fase della ripresa gli amaranto erano i padroni del campo, ma la loro supremazia territoriale non produceva particolari occasioni da rete. Soltanto al 15’ Vanigli di testa solo in area girava verso la porta angolando però troppo la traiettoria e il pallone finiva a lato. Due minuti più tardi un corner di Saverino veniva girato di testa da Chiellini e Taibi si salvava in presa alta. Poi le due squadre accusano la fatica e si sfilacciano a centrocampo, allungandosi pericolosamente. Al 35’ Gautieri vinceva una serie di rimpalli dentro l’area ma veniva anticipato in uscita dal portiere Pavarini. Inutili le proteste dell’attaccante bergamasco che chiedeva il calcio di rigore. Al 43’ l’ultima opportunità per l’Atalanta: Pinardi da centro area sparava su Pavarini in uscita.

ALBINOLEFFE - MESSINA 0-0

Albinoleffe (4-4-2)

: Acerbis, Regonesi (25’ st Gorzegno) Raimondi, Carobbio, Bonazzi, Del Prato, Gorini (34’ st A.Colombo), Teani, Gori, R.Colombo, Araboni (15’ st Possanzini). In panchina: Gritti, Poloni, Manzini, Ferrari. All. Gustinetti.

Messina (4-4-2): Storari, Accursi, Aronica, Lavecchia, Di Napoli (31’ st Guzman), Parisi, Mamede, Coppola (38’ st Russo), Fusco, Sullo (47’st Princivalli), Zaniolo. In panchina: Bonnefoi, Scrozzo, Gambuzza, Herrera. All.: Mutti.

Arbitro: Ayroldi di Molfetta.

Note - Angoli 4-3 per il Messina. Recupero: 2’ e 4’. Ammoniti: Raimondi, R. Colombo, Lavecchia, Aronica per gioco falloso. Spettatori: duemila

Dopo tre sconfitte consecutive, l’AlbinoLeffe prende fiato, pareggiando contro il forte Messina, che continua la serie positiva della gestione Mutti (ben 27 punti in 12 partite). Non è stata certo una partita esaltante: da una parte i seriani di Gustinetti, desiderosi di fare punti, e dall’altra i siciliani che soprattutto badavano a non perdere. L’AlbinoLeffe negli ultimi trenta minuti ha schierato Possanzini, che ha dato maggiore verve al reparto avanzato senza tuttavia riuscire a fare breccia nella difesa del Messina. Le azioni di maggior spicco si sono registrate nei primi 45’ di gioco. Al 10’ Araboni di testa impegna Storari che si salvava miracolosamente in angolo. Messina pericoloso al 15’ grazie anche a una sbadataggine di Teani che dava via libera a Zaniolo, che in area incocciava in Acerbis in uscita. Bella conclusione di Raimondi al 40’, in mezza girata, ma Storari era attento. Nella ripresa qualche fiondata sull’uno e sull’altro fronte ma le conclusioni non erano delle più felici. Bonazzi, tuttavia, aveva la palla per fare centro allo scadere del tempo ma la schiena di un difensore respingeva la conclusione.

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(14/12/2003)

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