Luca Messi a Copenaghen perde per un soffio

Nel suo esordio a Copenaghen tra i pesi super welter, Luca Messi ha perso ai punti contro il danese Reda Zam Zam con un verdetto sfacciatamente casalingo. Ma alla fine è stato proprio il bergamasco a raccogliere i maggiori consensi, ad iniziare dal celeberrimo manager Don King, per chiudere proprio con il vincitore.

È stato infatti il campione della Bergamo Boxe a fare il match dopo una prima ripresa di studio, sfidando l’avversario proprio sul terreno che più si confaceva al danese, mai arretrando, colpendolo in continuità senza un attimo di tregua. Per la prima volta nella sua carriera l’astro nascente danese è stato costretto spesso alle corde e non è mai riuscito a trovare la boxe che più gli piace. Alla fine della quarta ripresa addirittura ha rischiato il ko, quando Luca ha giocato il tutto per tutto scardinando la sua difesa con destri e sinistri potenti al viso ed al corpo; Zam Zam è stato salvato dal gong per un soffio

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Si è subito ripreso, ma pure gli ultimi due round dovevano essere attribuiti a Messi. Già un verdetto di parità sarebbe apparso ingiusto, eppure alla fine è stato premiato il pugile di casa, come del resto facilmente era stato messo in preventivo alla vigilia, anche perché Zam Zam è un giovane emergente, fino ad oggi imbattuto, sul quale il clan di casa sua punta molto in prospettiva.

L’importante, però, al di là del verdetto, per Messi era dimostrare che le due disavventure con Bouzid non avevano lasciato alcun segno, che nella nuova categoria ci può stare benissimo, e che può ambire a ottimi traguardi continentali avendo disputato un ottimo match, se è vero come è vero che Zam Zam è considerato il prossimo campione europeo dei super welter.

Da parte sua Messi si mostrava parecchio amareggiato, ma solo per il verdetto: «Chiaramente un po’ troppo di parte, la qual cosa mi fa arrabbiare perché la circostanza si sta ripetendo. Comunque tutti alla vigilia mi chiedevano di dimostrare ancora una volta di essere all’altezza della situazione e qui non ci sono stati dubbi. Sul finire del quarto round gli ho fatto veramente male e ha barcollato in modo evidente; purtroppo il gong lo ha salvato perché mi è mancato il tempo per dargli il colpo di grazia. Comunque ci ho provato fino alla fine ed ho chiuso in crescendo. Peccato, ma sono più che mai vivo». Ora sotto per la conquista del titolo italiano e poi Messi potrà reincontrare Zam Zam in una riunione meno casalinga

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(13/11/2004)

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