Lucchini, «grande rammarico
ma possiamo vincere con tutti»

La ferita è ancora aperta e fa male, ma si riparte per provare un nuovo colpaccio. L’Atalanta ha ripreso ad allenarsi in vista della trasferta contro il Genoa, in programma domenica 15 alle 15, ma il tema caldo della giornata è il finale di Verona.

La ferita è ancora aperta e fa male, ma si riparte per provare un nuovo colpaccio. L’Atalanta ha ripreso ad allenarsi in vista della trasferta contro il Genoa, in programma domenica 15 alle 15, ma il tema caldo della giornata è il finale di Verona, una sconfitta decisa da due decisioni arbitrali discutibili.

«C’è grande rammarico per non aver portato a casa punti in una trasferta dove finalmente si è vista una grande Atalanta, che ha provato a lottare su ogni pallone e cercare di uscirne a testa alta, purtroppo non ce l’abbiamo fatta ma dobbiamo già pensare alla prossima partita, importante e impegnativa -ha affermato il difensore atalantino Stefano Lucchini-.Si diceva che sbagliavamo in trasferta come prestazioni e risultati: stavolta la prestazione c’è stata e bisogna ripartire da lì, dimostrare di avere stessa mentalità e voglia anche a Genova».

Contro il Grifone bisognerà non ripetere lo stesso finale di Verona, con una squadra arretrata troppo: in Veneto c’era Toni, a Genova ci sarà Gilardino, mentre alla formazione di Gasparini mancherà tra gli altri l’ex Thomas Manfredini. «Ci siamo abbassati un po’ troppo ma è dovuto all’avversario e al loro gioco. Giocavano con lanci lunghi su Toni e con i terzini dovevamo dare più copertura a causa degli inserimenti dei loro esterni: il rischio di giocare più indietro c’era e ci è costato un tempo a giocare nella nostra metà campo e questa cosa l’abbiamo sofferta. Del loro rigore non ero sicuro, ma pensavo fosse fuori: adesso però mettiamoci una pietra sopra e pensiamo al Genoa. Manfre lo conosciamo bene, la sua assenza si sentirà e cercheremo di approfittarne. Con Gilardino ho giocato nell’Under 20 e nell’Under 21, è un grande attaccante non devi lasciargli nemmeno mezzo metro ed è uno dei più forti in Italia».

Sarà una partita molto speciale per il difensore nerazzurro, dato il suo passato sampdoriano. «Abbiamo dimostrato di poter far la partita e vincere con tutti e lo potremo fare anche a Genova, visto con la testa e la mentalità giusta possiamo invertire la rotta. Non nascondo che per me è una partita importante e la sento più di tante altre: darei tutto per un gol, ma non come Cazzola, che ha detto che avrebbe smesso in caso di gol a Verona. Ho 33 anni ma ancora 3-4 stagioni le voglio fare, nonostante qualcuno mi considera vecchio: visti i miei trascorsi alla Sampdoria un gol sarebbe una cosa fantastica, dato che la sento come un derby, ma l’importante è che i gol non li faccia prendere alla mia squadra».

Lucchini ha poi elogiato la prestazione del compagno Riccardo Cazzola, già somigliante a lui in aspetto e ora anche nello stesso ruolo. «Dare continuità a un reparto è fondamentale, ma chi si è sacrificato giocando fuori ruolo come Canini va ringraziato. Riccardo non mi ha sorpreso, perché lui è molto intelligente e applicato, dove lo metti la sua partita la fa sempre ed è uno di quei centrocampisti a cui piace rubare palla e ha le caratteristiche fisiche per fare il difensore: se si abitua anche a parlare di più con i suoi compagni di reparto sarebbe davvero un centrale. Avremmo potuto già essere a 20 punti, visto che ci manca qualcosa come nella partita con la Samp. Ci aspettano due match non semplici, prima ero convinto di arrivare a quella cifra prima delle feste, ma nel calcio può sempre succedere di tutto».

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