Marino: un silenzio assordante
Le immagini parlano da sole

«L’allenatore Colantuono non ha parlato, ai giocatori abbiamo imposto il silenzio stampa su questa partita. Ma il loro è un silenzio assordante. Le immagini si commentano da sole e vorremmo che i commenti li facesse chi è deputato a farlo». Parole del dg Marino.

«L’allenatore Colantuono non ha parlato, ai giocatori abbiamo imposto il silenzio stampa su questa partita. Ma il loro è un silenzio assordante. Le immagini si commentano da sole e vorremmo che i commenti li facesse chi è deputato a farlo, non noi. Le immagini sono fin troppo chiare. Abbiamo fiducia nel sistema arbitrale e l’Atalanta non farà alcun atto ufficiale».

Lo ha sottolineato Pierpaolo Marino, commentando il contestatissimo rigore concesso al Torino (e che ha deciso il match), dopo uno scontro fra il portiere nerazzurro Consigli e il granata Cerci. «A volte - ha concluso - facendo silenzio, si può lasciare spazio ai commenti oggettivi, che possono essere più incisivi di qualsiasi passo della società».

«Arrabbiato per la sostituzione? No, c’erano dei cori di sberleffo sulla sua origine e il giocatore ha reagito». Marino, spiega così la reazione di Marko Livaja, attaccante bergamasco di origini croate, che al momento della sostituzione ha rivolto alcuni gesti di stizza verso la tribuna. «Ero seduto vicino a quelli che lo insultavano e quella di Livaja è stata la reazione a un coro di insulti razzisti».

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