Napoli, il tribunale ferma serie B e quattro partite di Coppa Italia

Il Tribunale di Napoli ha sospeso il calendario del campionato di Serie B (a cui partecipa l’AlbinoLeffe) e quattro partite del primo turno di Coppa Italia: il giudice Renato Luigi Lipani ha accolto il ricorso d’urgenza presentato questa mattina dalla curatela fallimentare del Napoli dopo il mancato inserimento del club azzurro nella serie cadetta. L’efficacia del calendario di serie B è stata sospesa dal giudice fino all’inserimento nella serie cadetta della società sportiva Calcio Napoli e dell’avente causa Napoli sportiva spa, cioé la società di Luciano Gaucci. Inoltre, viene sospeso il calendario della Coppa Italia Tim 2004-2004, limitatamente alle partite di domani, tra Bari-Messina e Pescara-Rimini, e del 22 agosto, tra Crotone-Bari e Ternana Pescara. Il giudice ha fissato per il 25 agosto l’udienza per la conferma, la modifica o la revoca del provvedimento con notifica anche alla spa A. S. Bari e alla spa Pescara Calcio entro il 20 agosto. Copia del ricorso verrà trasmessa anche al pubblico ministero.

Con la formazione dei calendari di serie B e la mancata inclusione del Napoli, la Federcalcio - secondo il Tribunale di Napoli - ha «eluso» la decisione contenuta nel decreto emesso il 10 agosto scorso con il quale veniva attribuito il titolo sportivo del club azzurro alla società fallita ed ai suoi aventi causa. In particolare, la Figc, si ricorda, insieme con la formulazione dei calendari di B, ha sostituito al Napoli l’A.s. Bari spa e la Pescara Calcio spa. Secondo il giudice «di tale comportamento va informato, in ogni caso, il pubblico ministero, per quanto di sua eventuale competenza». Pertanto, a parere del giudice, «si rendono necessari ulteriori provvedimenti diretti ad assicurare l’esecuzione di quanto deciso col decreto del 10 agosto 2004 per evitare che l’attività di cui alla deliberazione della Figc del 12 agosto 2004 (e atti conseguenziali) venga portata ad ulteriore compimento, con conseguenze definitiva, in ordine al regolare svolgimento del campionato e delle manifestazioni sportive (Coppa Italia 2004-2005) a queste intimamente collegate».

Immediata la replica della Figc, affidata all’avvocato Mario Gallavotti, legale della Federcalcio: «Se questo è il provvedimento, mi sembra chiaramente sbagliato, contraddittorio e pericoloso. Noi non abbiamo ancora ricevuto nulla, quindi aspettiamo di leggere il provvedimento e poi ci ragioneremo sopra. Evidentemente c’è una frenesia nella quale il caldo fa la sua parte».

(13/08/2004) .

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