Pochi milioni e tanti punti
Europa, Atalanta tra le big

Poca spesa, buona resa. Un principio di cui l’Atalanta è paladina da sempre ma che quest’anno vede la sua massima esaltazione. Lo dimostra il rapporto tra le spese sostenute nelle ultime due sessioni di mercato (estiva e invernale) e i punti in classifica.

Poca spesa, buona resa. Un principio di cui l’Atalanta è paladina da sempre ma che quest’anno vede la sua massima esaltazione. Lo dimostra il rapporto tra le spese sostenute nelle ultime due sessioni di mercato (estiva e invernale) e i punti in classifica di tutte le squadre in lizza per un posto nelle coppe europee: nel confronto abbiamo incluso, oltre alla serie A, anche i tre principali campionati del continente, cioè Premier League, Liga e Bundesliga.

Suddividendo il punteggio in classifica di ciascun club per l’esborso totale dalle operazioni in entrata (derivato dal sito Transfermarkt.it), abbiamo quantificato quanto frutta sul campo un milione di euro. In questa graduatoria l’Atalanta occupa il quinto posto assoluto (5,86 punti), a un decimo di punto dal Parma: secondo il sito citato, i nerazzurri avrebbero speso nelle ultime 2 sessioni 7,85 milioni di euro, oltre due terzi dei quali per Luca Cigarini, Constantin Nica e Ruben Bentancourt.

Delle 11 squadre italiane coinvolte nella corsa per un posto in Europa, incluse Juventus e Roma, più parsimonioso di Antonio Percassi è stato solo il Verona (secondo assoluto). I gialloblù (46 punti come l’Atalanta) hanno infatti speso 7,3 milioni di euro mentre poco di più hanno sborsato il Parma (50 punti) e il Torino (45 punti): 8,37 milioni i ducali, 8,7 milioni i granata. Per effetto di questi valori, la società più abile è la Real Sociedad che ha raccolto 50 punti in Spagna pur facendo le nozze con i fichi secchi: solo 6 milioni e mezzo di spesa.

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