Raimondi: «Voglio far capire ai nuovi
cosa significa l’Atalanta per Bergamo»

In ritiro i tifosi continuano a chiedergli autografi e foto-ricordo come se nulla fosse cambiato, anche se è strano vederlo indossare la casacca grigia, caratteristica dello staff tecnico di mister Gasperini.

Primo precampionato da ex calciatore per il «guerriero» Cristian Raimondi, che a 36 anni ha appeso le scarpette al chiodo per vivere la prima esperienza da allenatore.

Com’è iniziata questa avventura? «Sono stati subito due giorni belli ed intensi. Per me ovviamente è tutto diverso perché per la prima volta non indosso i panni del calciatore, ma sto cercando di abituarmi prima possibile al nuovo ruolo. Ringrazio nuovamente la famiglia Percassi per questa opportunità e mister Gasperini per avermi concesso di entrare nel suo staff. E anche la mia famiglia: moglie, bambini e genitori che mi sono sempre stati vicini e mi sostengono».

Che obiettivo si deve dare l’Atalanta quest’anno? «In queste settimane è necessario far capire le idee dell’allenatore al gruppo, dare la mentalità giusta, lavorare sodo come abbiamo fatto lo scorso anno perché così facendo sarà assimilato tutto in breve tempo. La stagione sarà piena d’impegni tra turni infrasettimanali e Coppa: è logico, dopo tanti anni d’attesa pure noi teniamo a far bene anche in Europa. Vorrei che l’Atalanta ripetesse lo scorso campionato, ma io sono solito volare molto basso per poi vedere strada facendo quali traguardi raggiungere».

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