Remer, battere il ferro già caldo
Comark, rivitalizzare il gruppo

Sufficiente alla Remer il poker di vittorie interne (tre, sin qui, i flop fuori casa) per stazionare oltre il centro classifica, in compagnia di sei compagini. Una posizione che se mantenuta al termine della corrente regular season consentirà al nostro team di accedere, addirittura, ai playoff.

Compresa, naturalmente, la salita automatica alla seconda categoria nazionale (basterà, in tal senso, piazzarsi tredicesimi). Doverosa la domanda-considerazione: per garantire ulteriormente la disputa delle affascinanti sfide del prossimo maggio perché non rituffarsi sul mercato in chiave rafforzamento? Gesto conseguenziale: riporre mano al portafogli. L’ingaggio di una nuova pedina, solo però se di spessore, innalzerebbe di colpo, per prima cosa, il tasso di esperienza di un organico, che vale la pena ricordare, composto per i sette decimi da autentici under, sia pure dai certificati margini di miglioramento.

E in virtù degli ipotetici risultati assisteremmo alla classica botta di vita che vedrebbe festosamente coinvolto l’intero movimento baskettaro locale. Su questo seguito sito (scusate l’immodestia) siamo soliti tirare in ballo le presenze al Pala Facchetti, da anni di poco superiori (di media) al migliaio. Le cifre esatte, comunque, ci sono state promesse per la prossima settimana, dall’apposito ufficio della Lega di Bologna. Che centra tutto ciò? Centra in quanto è banale ma sostenibile convinzione che alzando l’asticella degli obiettivi, le auspicabili centinaia di spettatori in più busserebbero alle ampie e accoglienti cancellate d’ingresso dell’invidiabile struttura della Bassa Bergamasca.

L’ sos lanciato la passata settimana all’indirizzo della Comark, purtroppo, ha trovato ampi riscontri dopo il Ko subito, domenica, da Masper e compagni a Pordenone. A differenza dei cugini del presidente Gianfranco Testa, in questo caso sarebbe oltremodo costruttivo abbassare l’asticella delle ambizioni estive. Da privilegiare senza esitazione la terapia d’urto per rivitalizzare, il più presto possibile, un paziente che non dà, affatto, segni di ripresa. Quali sono i farmaci da somministrare è compito specifico dell’allenatore Alessandro Galli meglio se assistito da dirigenti, purchè competenti ed esperti in materia. A buon intenditor, si suggerisce in circostanze del genere, poche parole…

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