Remer, che sberla! Passa Matera
I trevigliesi perdono in casa 85-60

Che sberla! È di 25 lunghezze il passivo subìto da un’indecifrabile Remer, domenica al Pala Facchetti. Matera ringrazia sentitamente e torna a casa con la preziosa posta in palio.

REMER-MATERA 60-85

REMER: Carnovali 19, Krstovic 2, Marino 2, Spatti, Flaccadori 4, Gaspardo 4, Ihedioha 17, Rossi 10, Alessandri 2, Kyzlink. All. Vertemati

MATERA: Iannuzzi 11, Rezzano 20, Jones 12, Cantone 14, Austin 14, Vico 2, Maganza 8, Toscano 4, Bolletta, Basso. All. Benedetto.

Che sberla! È di 25 lunghezze il passivo subìto da un’indecifrabile Remer, domenica al Pala Facchetti. Matera ringrazia sentitamente e torna a casa con la preziosa posta in palio.

Una seconda e quarta frazione disastrose tanto da dover sistematicamente rincorrere gli avversari avanti di 20 e più punti. Soltanto sul finire del terzo e all’inizio del quarto tempo la Remer ha accennato a una rimonta che ha avuto il magro risultato di ridurre, per alcuni frangenti, la disparità nel punteggio.

D’altro canto se i mangia canestri Marino e Kristovic totalizzano un canestro ciascuno come è possibile contrastare un Matera non a caso piazzato dal pronti via del campionato nei quartieri nobili della classifica della terza divisione nazionale? Ma non è tutto. Pure torre Rossi, nonostante abbia concluso la sfida in doppia cifra, non ha giocato all’altezza dei propri mezzi. Meno male che Carnovali e Ihedioha non hanno difettato in fase realizzati (36 punti in due), altrimenti con quale bottino si sarebbe trovata Matera al suono della sirena?

Approfittando della serata no dei locali, il team di coach Benedetto ha esaltato, in particolare, le qualità di Rezzano (miglior realizzatore), di Cantone e di Austin. Solo i dieci minuti iniziali(14-17) vanno letti in un sostanziale equilibrio. Poi è cominciato il dilagare di Matera, andato al riposo lungo, con un eloquente più 20 (42-22). Raggiunto il massimo vantaggio di 27 punti, intorno al 24’, Matera ha affrontato, comunque in carrozza, gi ultimi dieci minuti sul 57-40.

L’orgoglio dei trevigliesi è valso, unicamente, a portarsi sul meno dodici (55-67) al 35’, ma il tentativo di riscossa si è esaurito lì. L’esordio non certo da applausi del ventenne Gaspardo (ingaggiato in settimana da Jesi) preferito a De Paoli, è almeno per il momento comprensibile. Non rimane, a coach Adriano Vertemati, di guardare in avanti, ma alla ripresa degli allenamenti sarà il caso di riflettere a lungo con la squadra.

Arturo Zambaldo

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