Remer: un calcione agli alibi
Comark, avanti di questo passo

Se l’obiettivo della Remer è di salvaguardare per il ventesimo anno di fila la terza divisione nazionale, non c’è di che preoccuparsi. Se, però, si vuole alzare sia pure di poco l’asticella che conduce ai playoff, allora darsi in fretta una scossa è imprescindibile

Se l’obiettivo della Remer è di salvaguardare per il ventesimo anno di fila la terza divisione nazionale, non c’è di che preoccuparsi. Se, però, si vuole alzare sia pure di poco l’asticella che conduce ai playoff (sarebbe sufficiente piazzarsi al nono posto su sedici team in lizza) allora darsi in fretta una scossa è imprescindibile.

È la classifica che parla chiaro visto che, dopo un terzo di regolar season, la formazione trevigliese è terz’ultima con altre tre squadre. Una posizione determinata dal poker di quattro flop nelle ultime cinque partite. Insistere sull’assenza del monumentale Marino (domenica tornerà sul parquet a tutti gli effetti) e sull’odissea Gadson sono alibi che non portano lontano.

Tanto meno, non dà ossigeno alla graduatoria megafonare ricordare l’errore-falli dei giudici del tavolo negli istanti finali del match di domenica contro Casalpusterlengo. Più costruttivo sarebbe ricercare a fondo le ragioni per le quali si è gettato al vento il margine di sei lunghezze con palla in mano quando mancavano tre minuti al termine.

Evidentemente il roboante blitz di un paio di settimane fa a Chieti, anche allora in emergenza formazione (ma si era vinto...), aveva indotto i più a ritenere esaurita la serie negativa. Ma trascorsi otto giorni eccoci di nuovo a leccare le ferite di una certa entità. Per risollevarsi dal prossimo turno saranno sufficienti il rientro di Marino e un miglior adattamento in quintetto del serbo Krstovic che all’esordio ha denunciato, purtroppo, una condizione atletica deficitaria? Una cosa è certa: per la Remer, la lunga trasferta di Reggio Calabria, rappresenterà un banco di prova dei più affidabili.

Scendendo di categoria, altro tonfo della Vivigas Costa Volpino rispedita a casa dal Montichiari con il passivo di otto punti (50-58). Clamoroso sarebbe se la squadra dell’Alto Sebino non centrasse la vittoria sabato a Lugo, contro il fanalino di coda del girone, puntualmente sconfitto nelle nove giornate precedenti. Cin cin, invece, al successo casalingo della Comark che ha steso al tappeto l’ex capolista Imola. D’ora in poi guai non dar seguito alla continuità di rendimento da parte dell’intero collettivo. Intanto, in attesa di «mangiacanestri» David Drusin, la società cittadina dovrebbe annunciare l’ingaggio di una guardia (si parla di scuola Pesaro) in grado di innalzare la media-punti.

Arturo Zambaldo

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