Riapertura parziale degli stadi
Curva Nord: «O tutti o nessuno»

Lo striscione fuori dal Gewiss Stadium contro la riapertura parziale degli stadi in Emilia e Veneto. Il vice ministro Sileri: «È auspicabile un ritorno dei tifosi allo stadio con misure che consentono la sicurezza».

«Non bisogna essere bianco o nero. È auspicabile un ritorno dei tifosi allo stadio con misure che consentono la sicurezza. Anche a me fa male vedere gli stadi vuoti. Se le cose andranno avanti così, è vero che abbiamo un aumento dei casi ma è tutto sotto controllo al momento, non vedo perché non si possano aprire gli stadi, con un numero molto ridotto di persone e con regole definite». Lo ha detto il vice ministro della Salute Pierpaolo Sileri, nella mattinata di sabato 19 settembre a Bologna per la nascita dell’Irccs Sant’Orsola, rispondendo a una domanda dei cronisti sull’ordinanza firmata dal presidente della Regione dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini sulla apertura al pubblico di stadi ed eventi sportivi.

«Non credo» che la decisione del governatore «sia una fuga in avanti – ha spiegato Sileri – ma rientra nella giusta progressione verso la normalità assoluta. Dovrebbe allora essere una fuga in avanti anche la mia che ho proposto di ridurre la quarantena da 14 a 7 giorni, purché ci sia un tampone al termine dei 7 giorni che dimostri negatività. È questa nuova fase: la prima era di emergenza, e l’abbiamo gestita – ha concluso – ora ci troviamo in una fase di osservazione. Il ritorno alla normalità c’è grazie al controllo».

Anche il Veneto ha annunciato con un’ordinanza firmata dal governatore Luca Zaia che riaprirà stadi e palasport: gli spettatori possono assistere agli eventi sportivi, al massimo 1.000 negli impianti all’aperto e 700 in quelli al chiuso, nei quali sia possibile la preassegnazione dei posti a sedere. L’ordinanza è valevole da oggi fino al 3 ottobre prossimo.

Intanto anche la Curva Nord dell’Atalanta ha affisso sulle recinzioni del Gewiss Stadium uno striscione polemico contro l’ipotesi di riapertura parziale degli stadi del calcio. «O tutti o nessuno», recita lo slogan della frangia più calda del pubblico nerazzurro. La rivendicazione, con le motivazioni, è apparsa sulla pagina Facebook «Sostieni la Curva»: «Verrà determinato un ingresso parziale del pubblico per le partite? A gran voce diciamo no grazie: o tutti o nessuno - si legge -. Verrebbe a mancare totalmente quello spirito aggregativo e passionale che rappresenta la nostra curva, il nostro stadio, la nostra città. Non saremo parte di uno spettacolo desolante e di una gestione che tende a dividere invece di unire. All’Atalanta ci torneremo, ma tutti insieme».

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