Rusconi forse stroncato da una malattia congenita

L’autopsia eseguita questa mattina avrebbe rivelato una malformazione cardiaca che il giovane corridore non sapeva di avere perchè difficilmente rilevabile

Marco Rusconi, il ciclista comasco di 24 anni, morto venerdì sera mentre festeggiava il compleanno con amici, potrebbe essere stato stroncato da una malattia cardiaca congenita, non rilevabile strumentalmente. E’ per il momento quanto emerge dall’autopsia effettuata questa mattina all’ospedale Sant’Anna di Como, su richiesta degli stessi sanitari. In attesa di ulteriori accertamenti, l’ esame avrebbe evidenziato una patologia cardiaca degenerativa che si è manifestata improvvisamente. Le conclusioni dell’esame autoptico saranno passate anche alla Procura della Repubblica di Como, che deciderà di conseguenza se avviare o no degli accertamenti.

Marco Rusconi, di Binago (Como), era una promessa del ciclismo italiano: dopo una brillante carriera tra i dilettanti (nel 2003 aveva corso nella Ceramiche Pagnoncelli, team bergamasco), quest’anno stava per entrare tra i professionisti per seguire le orme del cognato Marco Paolini. Negli ultimi mesi aveva effettuato uno stage alla Quickstep, la squadra belga di Paolini, e probabilmente avrebbe firmato un contratto.

(17/11/2003)

© RIPRODUZIONE RISERVATA