Sacchi: «Atalanta-Milan da pareggio?
No, Gasperini giocherà per vincere»

Arrigo Sacchi parla sempre volentieri di calcio. E dispensa la sua saggezza di stratega, che dal Bellaria (1977) l’ha pilotato al Milan (uno scudetto, due Champions e molto altro), alla Nazionale azzurra (vicecampione del mondo 1994), all’Atletico Madrid e al Real Madrid come direttore tecnico.

Rimasto legato all’ambiente rossonero, ora Arrigo da Fusignano, 71 anni, fa il commentatore a Mediaset Premium. Mister, cominciamo da Atalanta-Milan di domani sera. «L’Atalanta l’ho vista interamente due volte, una dal vivo. Però conoscevo già alcuni dei ragazzi, che avevo seguito nei quattr’anni da coordinatore delle giovanili della Nazionale».

Perciò nessuna meraviglia? «Meraviglia per l’esplosione di alcuni giovani non più di tanto. Si vedeva che dovevano solo maturare, chi dal punto di vista fisico chi da quello dell’equilibrio. Difficile prevedere invece che Gasperini riuscisse a ideare e a realizzare, perfezionandolo, un progetto così ambizioso. Fatto sta che l’Atalanta è una squadra che gioca con intensità, entusiasmo, aggressività».

Però ormai contro il Milan le basta pareggiare, in modo da gestire il vantaggio.«Gestire? Che brutta parola. Perché vuole frenare i giovani, tarpare loro le ali? Sono sicuro che Gasperini giocherà per vincere, altro che pareggio».

Ma il Milan sarà arrabbiatissimo, dopo la partitaccia e la sonora sconfitta con la Roma.«Quando mi dicevano questa cosa, cioè che il prossimo avversario sarebbe stato cattivo perché reduce da brutte prestazioni, mi fregavo le mani. Meglio un avversario che sta giocando male, anche se pungolato, piuttosto di uno in forma».

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