Sciarpa, biglietto e un sogno nel cuore
La curva nerazzurra all’Olimpico - Foto

Foto e video della trasferta a Roma dei tifosi atalantini: sono arrivati nella capitale i bergamaschi che hanno preso il treno all’alba di mercoledì 15 maggio. Arrivati anche i bus partiti dallo stadio, il racconto di Marco Sanfilippo. Brutto tempo ma morale altissimo e grande clima di festa.

Dagli inviati Marco Sanfilippo e Stefano Serpellini
Verso Roma

È un esodo di tifosi senza precedenti per Bergamo: più di cento pullman, rastrellati in tutto il Nord Italia e all’estero, in partenza da vari punti della città e della provincia, due voli charter, migliaia di auto e minivan; tanti hanno scelto i Frecciarossa, mentre circa quattrocento ultrà hanno optato per i treni regionali e raggiungeranno la capitale con qualche peripezia (Bergamo-Milano, Milano-Pisa e Pisa-Roma Aurelia). I nostri inviati Marco Sanfilippo e Stefano Serpellini in viaggio con loro: «Sanfi» sul pullman 21 della Ovet e «Serpe» con i tifosi sul Frecciarossa. Questi ultimi sono già arrivati nella Capitale e poco dopo le 18 sono arrivati anche i pullman.

IN PULLMAN - IL RACCONTO

Ore 18 – L’ultimo pezzo di viaggio è stato abbastanza allucinante. La polizia romana ha scortato la carovana dei pullman della Ovet da poco oltre l’uscita di Roma Nord all’area di parcheggio riservata di Lungotevere della Vittoria-Oberdan nei pressi dello stadio Olimpico, tra ali di blindati di polizia e carabinieri e di molte forze dell’ordine, ma si è proceduto a velocità lentissima, visto che sono state impiegate addirittura due ore e dieci minuti per percorrere 32 km... E sul pullman è subentrato un po’ di nervosismo. Siamo scesi alle 18,27. Tutti allo stadio per rincorrere un sogno!

Ore 16 – L’avventura continua. Alle 15,35 il pullman 21 della Ovet esce a Roma Nord. E poco dopo si ferma all’area di servizio Feronia Ovest. In attesa, blindati della polizia per i primi blandi controlli. In bella vista una montagnetta di bottiglie di vetro sequestrate. Un poliziotto parla di situazione tranquilla e ci dice che sono circa un migliaio le forze dell’ordine, tra polizia e carabinieri (ci sono da aggiungere 200 vigili urbani), schierate per garantire la sicurezza della finale di Coppa Italia. Alle 16 un blindato ci scorta poco più avanti dove c’è un Punto Blu. Pensiamo a controlli più ferrei ma nessun poliziotto sale sul bus per ispezionarlo e la fila di pullman si muove nel giro di un quarto d’ora, sempre scortata dalla polizia. Si procede un po’ a rilento. Siamo ormai in viaggio da dieci ore.

Ore 15, 20 – Il pullman numero 21 della Ovet tenta una nuova fuga, ma è destinato ancora a essere stoppato. Arriva infatti la comunicazione che tutti i bus slegati dalla polizia bergamasca di scorta dovranno ricongiungersi all’area di servizio di Flaminia Ovest e continuare fino all’uscita autostradale di Roma Nord, distante 25 km, dove la carovana nerazzurra sarà controllata e presa in consegna dalla polizia romana. L’autista vorrebbe arrivare presto a Roma, perché deve osservare assolutamente le nove ore di riposo. Più tardi si arriva più lunga sarà l’attesa per il rientro a Bergamo. Verso mezzogiorno, e prima di Chiusi-Chianciano, una sosta tecnica di un quarto d’ora: dalle retrovie dal pullman spunta un tifoso che prega l’autista di fermarsi perché ci sono diversi suoi compagni di avventura che hanno l’urgenza di espletare un bisognino: stanno bevendo birra dalle sei del mattino.... Si sentono i primi cori. Il bel tempo è illusorio. Ricompaiono nuvoloni minacciosi e, proprio all’altezza di Orvieto, di nuovo pioggia.

Sul pullman c’è un impiegato di banca, Massimo Magri (nella foto), abbonato all’Atalanta da molti anni, che è uno stakanovista delle trasferte. C’era anche a Malines nel 1988: «Andai in aereo e a scortarci allo stadio fu la polizia a cavallo.

È stata la mia prima, bellissima avventura all’estero con l’Atalanta. Il giorno dopo sostenni il colloquio per entrare in banca». È stato anche a Liverpool («Indimenticabile, abbiamo fatto tremare le tribune»), Dortmund («Una festa incredibile, anche se abbiamo perso. Speravamo fosse un ko rimediabile, invece...., troppe ingenuità») e a Copenaghen («Ero ansioso, temevo l’eliminazione e purtroppo...»). Sulla partita di stasera si limita a dire: «La portiamo a casa».

Arriviamo a Flaminia Ovest alle 13,10 e siamo il primo pullman della Ovet, ci sarà dunque da attendere molto, qualche bus è molto indietro e, se non arrivano tutti i pullman della Ovet, non si riparte. Qualche carovana è già a Roma Nord. Intanto, si pranza al sacco, compaiono dai frigoriferini portatili cosce di pollo e vino rosso...

Un tifoso ci mostra un messaggio whatsapp con una foto (pubblicata qui sotto): sono gli ultrà dell’Atalanta che hanno perso la coincidenza a Pisa. Sono poi partiti da Pisa alle 15,30.

Nonostante le notizie dicano che a Roma piove di brutto, l’atmosfera si scalda, i tifosi si scatenano con canti e cori sotto la pioggia. Qualcuno traballa per il troppo alcool. Siamo ripartiti alle 15,20. Guarda il video alla stazione Flaminia.

Ore 12 – Raggiungere Roma con ogni mezzo: è questo l’obiettivo degli oltre 20 mila bergamaschi pronti a tifare l’Atalanta allo stadio Olimpico per la finalissima di Coppa Italia con la Lazio. Dopo i bus e i treni sono ora in partenza dall’aeroporto di Orio al Serio anche i tifosi che hanno scelto un volo lampo per tifare la squadra nerazzurra.

Ore 11 – È una trasferta bagnata, ma scaramanticamente non concludiamo la frase...: se il cielo a Bergamo era plumbeo ma senza precipitazioni, da Desenzano la carovana della Ovet si è immersa nella pioggia che è progressivamente aumentata d’intensità. Niente serpentone chilometrico, c’è stato subito un po’ di sfilacciamento, il pullman numero 21 della Ovet, che ci ha tra i suoi 59 passeggeri, ha tentato la fuga per smarcarsi con l’obiettivo di evitare intasamenti nelle aree di servizio ma sarà riagguantato.... Il sonno ha preso il sopravvento sull’adrenalina. A4, autostrada del Brennero e alle 8,30, a un km di Campogalliano, una ventina di minuti di coda in prossimità dello svincolo per la A1. Saltato un autogrill perché già full, si è continuato il viaggio fino all’area di servizio di Cantagallo, a Casalecchio di Reno (Bologna), dove c’è stato il ricongiungimento con la polizia di scorta. Circa 25 i pullman in sosta. E si sono visti anche i primi minivan. Una cinquantina di minuti per sgranchirsi le gambe, dalle 9,10 alle 10. Ad attenderci anche un blindato delle forze dell’ordine. Ce n’è uno, ci dicono, dislocato in ogni autogrill potenzialmente a rischio.

C’è stato il tempo per un caffè, per le prime birrette e per una scappata in bagno. Provvidenziali le giacche a vento nerazzurre: è maggio, ma fa freddo e piove. I tifosi hanno fraternizzato con le forze dell’ordine in un clima disteso. Un poliziotto ha commentato: «Per come state giocando vi meritate alla grandissima sia la Coppa Italia, sia la qualificazione in Champions League». Sperem. Sugli Appennini compare magicamente il sole e siamo quasi in diretta. Sul pullman c’è Stefano, il titolare della farmacia di Castione. Ci racconta: «Sono juventino, ma anche atalantino essendo bergamasco. Ho l’abbonamento dell’Atalanta da due anni perché il gioco di Gasperini mi fa impazzire. Meglio di quello della Juve? Di gran lunga, non c’è paragone. La finale di stasera? Incerta, ma sarà comunque una bella esperienza perché, anche se l’Atalanta perderà, di sicuro non deluderà sul piano del gioco». Accanto a lui Alberto, un medico, insieme a suoi due figli, Lorenzo e Luca: «Non riuscii a andare a Malines perché avevo l’esame di anatomia. È la prima volta che vado in trasferta con i miei figli e spero che sia indimenticabile».

IN TRENO - L’ARRIVO

Sono invece arrivati a Roma gli atalantini partiti con il Freccia rossa delle 6,12 da Bergamo a Roma. Ecco le foto.

IN PULLMAN - LA PARTENZA

Ore 6 – Il grande giorno è arrivato, il giorno della finale di Coppa Italia, il giorno dei sogni per più di 21 mila tifosi nerazzurri, e per quasi tutti i bergamaschi. L’Atalanta gioca stasera (20,45) allo stadio Olimpico di Roma contro la Lazio e la fantastica squadra allenata da Gasperini ha la possibilità di regalare a se stessa, a una città che arde per lei e al club del presidente Percassi il secondo, rilevante trofeo della sua storia dopo la Coppa Italia vinta il 2 giugno 1963 a Milano battendo per 3-1 il Torino con una tripletta di Domenghini.

I 25 pullman della Ovet si sono radunati nei pressi della Curva Sud dello stadio di Bergamo. Appuntamento alle 5,45, partenza prevista alle 6, ma in realtà è slittata alle 6,30 perché la polizia, che scorta le varie carovane fino a Roma Nord, dove sarà sostituita dai colleghi romani, ha voluto attendere che tutti i pullman fossero pronti per partire in gruppo. Più di un migliaio di tifosi è dunque arrivato allo stadio nell’insolito freddo di maggio, tanti con la sciarpa nerazzurra, visi un po’ assonnati ma tanta carica per la partita di stasera. Caccia al pullman prenotato e ritiro degli agognati biglietti. C’è un po’ di preoccupazione per il rischio di incidenti e per il meteo che parla di pioggia intensa, ma la voglia di vedere l’Atalanta trionfare è ben superiore. Sono 41 i pullman organizzati dalle varie sezioni del Club Amici dell’Atalanta che sono state supportate dal Centro di coordinamento.

IN TRENO - LA PARTENZA

Alle 6,12 è partito dalla stazione di Bergamo anche un Frecciarossa diretto a Roma. Sul convoglio una settantina di bergamaschi, molte famiglie e giovani pronti a tifare Atalanta. Il clima è quello di una grande festa. Alle 5 invece è partito il treno regionale con i 400 ultrà. La stazione è stata presidiata da una decina di poliziotti e carabinieri ma non ci sono stati problemi di alcun genere.

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