Serie A e B, la Lega non vuole modifiche ma il Catania continua a sperare

Niente ripescaggio, per ora, per l’Atalanta. Tuttavia la decisione finale su un eventuale allargamento della Serie A a 20 squadre spetta al Consiglio federale, che si riunirà giovedì prossimo 26 giugno a Roma

La Lega Calcio non risolve il caso Catania e rimane ferma sulla sua decisione di non modificare l’attuale struttura dei campionati di serie A e B. Ma la società siciliana può ancora sperare di restare in serie B, perché se i 38 presidenti hanno bocciato il blocco delle retrocessioni, ciò non significa che non siano disposti ad accettare un campionato cadetto con 21 squadre, qualora siano costretti a farlo dai tribunali. Così si è conclusa una giornata in Lega che ha visto tutti presenti oggi a Milano per partecipare a un’assemblea che si preannunciava infuocata e che invece ha visto i dirigenti di A e B compattarsi sulla decisione già presa nella riunione dello scorso 2 aprile: serie A a 18 squadre e B a 20 fino al 2005. Inutilmente Cosenza, Genoa e Salernitana hanno proposto un blocco delle retrocessioni che avrebbe portato la serie cadetta fino a 32 squadre nel 2005. Nessuno ha voluto cambiare in corsa, anche per non dare un aiuto al presidente federale Franco Carraro per risolvere una questione - quella relativa al Catania - che sta facendo il giro dei tribunali sportivi e non d’Italia.

Adriano Galliani, il presidente della Lega, conferma: «L’assemblea ha ribadito la volontà di andare avanti con un campionato di serie A a 18 e uno B di 20 squadre, perché la stragrande maggioranza delle società è favorevole alla formula esistente.

Credo che non si parlerà più di questo argomento per un pezzo».

Se la Lega non intende quindi modificare la formula dei campionati, questo però non significa che il Catania abbia finito di sperare di essere riammesso in serie B.

Rimane infatti possibilista su un campionato cadetto a 21 squadre il vicepresidente vicario della Lega Antonio Matarrese: «Per me il Catania ha un piede e mezzo in serie B. Piaccia o non piaccia, c’é una decisione della Caf che deve essere rispettata e

quindi, secondo me, si va incontro a una serie B a 21 squadre».

La decisione finale sulla struttura dei prossimi campionati di serie A e B spetta comunque al Consiglio federale, che si riunirà giovedì prossimo, 26 giugno, a Roma.

(24/06/2003)

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