Sofia Goggia da sogno a Crans Montana
È la regina delle nevi in Coppa del mondo

Che ritorno! Sofia Goggia ha dominato la discesa a Crans Montana in Svizzera di Coppa del mondo. Sesta vittoria in carriera: la più bella dopo l’infortunio. Caos nei cronometraggi.

Che gara per Sofia Goggia, prima nella discesa di Crans Montana, in Svizzera: la campionessa bergamasca è stata la più veloce nella gara lungo la pista Mont Lachaux di Coppa del mondo. Conquista così la sesta vittoria della sua carriera, la quarta nella discesa libera, superando alla grande l’infortunio che l’ha tenuta bloccata per mesi.

L’azzurra Sofia Goggia ha vinto con un tempo di 1.29.77. È la sesta vittoria in coppa per la 26enne bergamasca, oro olimpico l’anno scorso e vice campionessa mondiale ad Aare pochi giorni fa. Dopo quasi tre ore di interminabili controlli per l’incredibile caos del cronometraggio nella discesa di cdm di Crans Montana, confermato anche il secondo posto per la svizzera Joana Haehlen ma in 1.30.13 e dunque con un ritardo ridotto rispetto a quello misurato precedentemente. Terza è diventata l’altra elvetica Lara Gut-Behrami che era quarta e che in 1.30.23 ha scalzato l’austriaca Nicole Schmidhofer retrocessa a sua volta in quarta posizione. Scivolano indietro di una posizione anche Federica Brignone e Nadia Fanchini che diventano rispettivamente 8/a e 9/a. Il nuovo controllo è stato fatto con complicati calcoli ricorrendo anche ai risultati del cronometraggio manuale che viene sempre comunque effettuato.

Si è gareggiato con sole sempre più caldo e fondo più lento sulla pista Mont Lachaux, un tracciato spettacolare con belle pendenze ma anche estremamente tecnico e difficile. Ci sono anche state diverse lunghe interruzioni per problemi di cronometraggio e qualche caduta.

Sofia Goggia torna a vincere una gara di Coppa del mondo a distanza di quasi un anno dando un’impressionante dimostrazione di superiorità, perché dopo aver dominato le due prove, l’azzurra dimostra di non sentire la pressione quando c’è da fare sul serio e lo fa nelle peggiori condizioni possibili. Poco prima che tocchi alla bergamasca scendere in pista, il cronometro fa le bizze e non si ferma quando Lara Gut arriva al traguardo. Era già accaduto con altre due svizzere, Jasmine Flury e Joana Haehlen, così la gara viene interrotta per la quarta volta (la prima dopo l’infortunio di Ilka Stuhec), quasi rendendo vana la scelta degli organizzatori di anticipare la partenza per evitare il peggioramento della neve con l’aumento delle temperature. Ma Goggia non si fa prendere dal panico: parte senza forzare, come al suo solito, poi nella parte centrale si dimostra nettamente la migliore, prendendo un vantaggio enorme nei confronti delle avversarie. Alla fine Goggia chiude sulla Haehlen, al primo podio della sua vita.

Arriva così il sesto trionfo in carriera in Coppa del mondo (il quarto in discesa) e il podio numero 25, a una sola lunghezza da Federica Brignone: ha perso più di metà stagione per infortunio, su quattro gare di Coppa del mondo alle quali ha partecipato è arrivata una volta prima e due volte seconda e solo in gigante, non esattamente la sua specialità, non è riuscita a piazzarsi tra le prime tre. Senza dimenticare, ovviamente, lo splendido argento mondiale in superG, e un dato significativo: nelle ultime otto discese di Coppa del mondo dove ha gareggiato è salita sette volte sul podio. L’Italia applaude anche l’ottima prova di Federica Brignone, ottava. Nona Nadia Fanchini, che ha disputato una prova in crescendo, guadagnando velocità nella parte conclusiva del tracciato, dodicesima Nicol Delago. Più lontane Marta Bassino, Elena Curtoni e Nadia Delago, non è arrivata al traguardo Francesca Marsaglia, che ha pagato anche la lunga attesa alla quale è stata costretta dopo il brutto infortunio di Tiffany Gauthier.

Domenica 24 febbraio intanto si torna in pista a Crans Montana, dove si disputerà la combinata. Nella classifica di discesa, intanto, Nicole Schmidhofer guadagna terreno sulle compagne Ramona Siebenhofer e Stephanie Venier, ma anche su Ilka Stuhec, che è partita con il pettorale numero uno ed è caduta. In quella generale la Schmidhofer consolida la quarta posizione, invariata la top 3 con Shiffrin e Vlhova che non erano in pista.

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