Super Moralez anche con il Cittadella
Blindato nello scacchiere atalantino?

Non c’era certo bisogno del pur elementare test di Coppa Italia con il Cittadella (di 2 categorie inferiori) per renderci conto delle certificate qualità tecniche di Moralez. L’utilità e il rendimento del trequartista (e non solo) argentino nello scacchiere nerazzurro si sono toccate ampiamente con mano nelle quattro stagioni sportive precedenti.

Nella sfida vinta contro l’undici veneto i presenti allo stadio Azzurri d’Italia devono aver tirato un sospirone di sollievo all’idea della rinuncia del giocatore di andare a rinforzare un club dell’Arabia saudita. Al tempo stesso la tifoseria ha auspicato che venga subito tolto dal mercato negli ultimi giorni di trattative.

È il caso di sottolineare che in poco più di cinquanta minuti sul campo Moralez ha realizzato una rete (la seconda, di rapina) sfiorandone una seconda, ha portato in gol Pinilla (terzo) ed ha generosamente scorrazzato lungo il manto erboso regalando gli abituali numeri di alta scuola calcistica. Insomma, il miglior atalantino sotto tutti gli aspetti. E dire che, come annunciato alla vigilia, era partito dalla panchina anticipando, poi, il suo utilizzo a causa dell’infortunio a Gomez (39’ primo tempo).

D’altro canto il 4-3-3 previsto da Reja presume a centrocampo Carmona, Cigarini e Kurtic (De Roon) e in avanti con la punta centrale Pinilla (o Denis), D’Alessandro da una parte e il citato Gomez dall’altra. Già, noi, all’inizio della settimana, avevamo titolato «La coppia Gomez-Moralez e il nodo 4-3-3 di Reja» non escludendo, nell’articolo, la possibilità di coesistenza di entrambe le pedine sudamericane anche nel modulo tattico privilegiato dall’allenatore goriziano. Lungi da noi, naturalmente, sostituirci al mister: il ruolo di giornalista, del resto, è quello di umile osservatore.

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