Tiri liberi sul basket orobico
Coach Calvani: ci salveremo

«Ci salveremo!». A esclamarlo non uno qualunque, ma Marco Calvani che, con il mitico Carlo Recalcati, lo riteniamo tra i coach più autorevoli transitati da Bergamo da mezzo secolo in poi. Un paio di parole, le sue, che ribaltano gli umori pessimistici di una piazza, comunque, ragionevolmente perplessa.

«D’accordo - puntualizza l’allenatore - siamo ultimi, ma a precederci è Roma con due punti in più e Capo d’Orlando il doppio. E con 27 gare in calendario sarebbe da folli gettare adesso la spugna». E ancora: «Ovvio che bisogna darci una energica mossa, partendo dal qualcosa di buono sin qui espresso per passare alla convinzione che tutti dobbiamo dare di più sotto variegati aspetti».

Il ragionamento del cinquasettenne tecnico romano non fa una piega. Prendiamo atto con viva soddisfazione che lo stesso Calvani non si dia per vinto. Importante è che parallelamente la società non rimanga con le mani in mano. Il tempo per correre ai ripari si sta esaurendo non di giorno in giorno ma di ora in ora. Per poterci allineare con i messaggi del coach bisogna intervenire sul mercato di riparazione (lo sosteniamo da una vita), cosa che altri team si sono mossi con i risultati sul parquet già certificabili. Gli innesti si chiamano una guardia esperta e un’ala-pivot da aggiungere a capitan Bozzetto e ad Allodi.

Meno male che le condizioni del rientrante Carrol sono confortanti come del resto l’ala statunitense ha dimostrato nell’ultima partita disputata in Sicilia. Sotto «osservazione» l’inglese Lautier deludente a Capo d’Orlando.

Cassa Rurale, viceversa, in piena zona playoff in virtù della posta in palio blindata al Pala Facchetti contro Roma. I supporter del Bergamo hanno gioito per il successo dei trevigliesi sull’allora pari classifica quintetto della capitale. E domenica 15 dicembre al Pala Agnelli andrà in scena il derbissimo, ma ne riparleremo in settimana.

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