Tiri liberi sul basket orobico
Remer, caccia alla continuità

La Remer ben ristrutturata al mercato invernale non ha, però, dato prova di continuità domenica a Tortona.

Il team trevigliese, infatti, non ha ripetuto l’exploit casalingo della settimana precedente con il secondo Trapani. Peccato perché in caso di blitz in Piemonte la sqaudra del presidente Gianfranco Testa avrebbe posto le basi per ribaltare in corsa gli obiettivi. In altre parole l’ultimo flop ha ridimensionato, quanto meno per il momento, sogni di grandezza. Meglio dimenticare, comunque, la passata stagione sportiva allorquando capitan Rossi e compagni ci avevano a lungo entusiasmato. Del resto non ogni ciambella esce con il classico buco. Un anno fa gli stranieri Sollazzo e Sorokas si erano brillantemente ambientati sin dalll’ arrivo al Pala Facchetti e gli italiani avevano subito contribuito a completare un quintetto coi fiocchi. Il ricorso alla sessione di gennaio della campagna acquisti si è reso necessario nel tentativo di lasciare alle spalle la rischiosa zona rossa della classifica. Gli ingaggi dello statunitense Easey e del serbo Dincic sembrano azzeccati anche se l’operazione è costata il doloroso “taglio” del collaudato Douvier (acccasatosi in un batter d’occhio in Grecia). In attesa dell’eventuale recupero di granatiere Borra con relativo apporto specie sotto i tabelloni. Per non parlare dell’esplosione del non ancora diciottenne Palumbo in grado già di alternarsi al talentuoso Marino in cabina di regia con minutaggi di una certa portata.

Un plauso, infine, all’ intera dirigenza per aver gestito sin qui con professionalità e buon senso la precaria situazione. Credeteci, non è da tutti…

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