Tra Atalanta e Torino giusto pareggio Harakiri dell’AlbinoLeffe a Catania

ATALANTA - TORINO 1-1

Reti

: 22’ st Tiribocchi, 25’ st Marcolini.

Atalanta (4-3-3): Taibi, Innocenti (20’ st Marcolini), Gonnella, Lorenzi, Bellini, Zenoni, Mingazzini, Montolivo, Gautieri, Saudati (15’ st Pazzini), Pinardi (31’ st Vugrinec). In panchina: Calderoni, Rustico, Smit, Bernardini). All. Mandorlini.

Torino (4-3-1-2): Sorrentino, Saber, Mandelli, Galante, Balzaretti, De Ascentis, Conticchio, Rizzato (40’ st Mudingayi), Pinga, Fabbrini (20’ st Rubino), Tiribocchi. In panchina: Fontana, Martinelli, Walem, Franco, Adami. All. Rossi.

Arbitro: Dondarini di Finale Emilia.

Note - Angoli: 6-5 per il Torino. Recupero: 1’ e 3’. Ammoniti: Mingazzini, De Ascentis e Mandelli per gioco scorretto. Spettatori: 12.000 circa.

L’Atalanta rinvia di nuovo l’appuntamento con la vittoria, ma l’1-1 ottenuto al Comunale contro il Torino va archiviato come un risultato positivo, oltre che giusto. I nerazzurri e i granata hanno corso e lottato, ma la manovra non è mai riuscita veramente a decollare.

Colpa anche del terreno di gioco, davvero in pessime condizioni. Il primo tempo è mediocre e offre pochissime azioni e giocate degne di nota. Il secondo tempo, invece, è migliore per i nerazzurri che, nel primo quarto d’ora, creano qualche problema alla difesa del Torino, giocando con più ritmo e più velocità rispetto sia al primo tempo sia alle precedenti prestazioni. Al 20’ Pazzini spreca una facile occasione da gol. Il Torino è passa in vantaggio al 22’ st: Bellini non sale e tiene in gioco Tiribocchi, che in mezza rovesciata solo davanti a Taibi insacca. Il pareggio atalantino arriva dopo soli 120 secondi: travolgente proiezione di Mingazzini, fermato con un fallo, bomba su punizione di Marcolini che va a sbattere sotto la traversa e conclude la sua corsa in rete. Negli ultimi 20’ le occasioni sono una per parte: prima Pazzini, solo davanti alla porta, non trova l’equilibrio al momento del tiro, allo scadere un siluro di De Ascentis usce di poco. Il punto è forse più importante per il Torino, perché conquistato in una trasferta difficile, che per l’Atalanta, costretta a lasciare la vetta della classifica al Palermo. Tuttavia sul piano della reattività la squadra di Mandorlini ha dato qualche segnale di ripresa. Un riscontro positivo in vista della difficile trasferta di domenica a Messina.

CATANIA - ALBINOLEFFE 2-1

Reti

: 30’ pt Oliveira, 24’ st Mascara, 37’ st Ferrari.

Catania (4-4-2): Concetti; Diliso (1’ st Zeoli), Stendardo, Terra, Giallombardo; Fini, Behi, Grieco, Mascara (41’ st Montervino); Taldo (16’ st Sedivec), Oliveira. In panchina: Mancini, Pagliuca, Sturba, Berrettoni. All. Colantuono.

AlbinoLeffe (4-3-3): Acerbis; Colombo (35’ pt Gori), Gorini, Sonzogni, Regonesi; Raimondi, Carobbio (21’ st Ferrari), Poloni; Bonazzi (34’ st Morfeo), Possanzini, Testini. In panchina: Gritti, Araboni, Gorzegno. All. Gustinetti.

Arbitro: Romeo di Verona.

Note - Ammoniti: Testini per fallo di gioco, Montervino per condotta non regolamentare. Calci d’angolo 4-2 (2-1). Recupero: 3’ + 4’.

Nulla da fare per i celesti nella trasferta a Catania. Mister Gustinetti, sceso in Sicilia con gli uomini contati, ha dovuto annotare già in mattinata il forfait di Zoboli (contrattura a una coscia), quindi, dopo mezzora di gioco, anche Colombo è stato costretto ad alzare bandiera bianca per una fitta all’inguine. A questo punto, Gustinetti, senza difensori di scorta, è stato costretto ad arretrare Raimondi, inserendo Gori in mezzo al campo. Fra il guaio di Zoboli e quello di Colombo, l’AlbinoLeffe ha pensato bene di procurarsene uno con le proprie mani: su un cross di Fini si avventa di testa Taldo, Acerbis osserva immobile la parabola che va a sbattere contro il palo alla sua sinistra e rimbalza in mezzo all’area dove Oliveira, beatamente solo, ha tutto il tempo per realizzare la più comoda delle reti. E’ la mezzora di una partita che in precedenza non aveva offerto il minimo spunto e che la squadra orobica stava controllando con sicurezza. L’harakiri difensivo offre al Catania la possibilità insperata di schiodare il punteggio dallo zero a zero. Un buon inizio di ripresa dà l’illusione che la partita si possa raddrizzare. Gustinetti toglie Carobbio e inserisce Ferrari. Ma il Catania mette i sigilli al risultato. Punizione dalla trequarti, calcia Grieco, palla che spiove in area e Mascara, lasciato solo, manda il pallone a sbattere contro il palo e, da lì, in rete. Al 37’ il gol della bandiera dei seriani: Morfeo lancia in verticale Possanzini, respinge Concetti in uscita, ma sulla ribattuta Ferrarine che scaglia di rabbia sotto la traversa la palla.

Serie B: la 10ª giornata di ritorno e la classifica

(18/04/2004)

© RIPRODUZIONE RISERVATA