Trap gongolante dopo la Svizzera «Il mio modulo finziona davvero»

La vittoria del 2-1 dell’Italia 2 a Ginevra sembra aver soddisfatto proprio tutti: tifosi e tecnico

Buona prova dell’Italia rimaneggiata, che ieri sera a Ginevra ha battuto la Svizzera per 2-1 (gol di Frei, Legrottaglie e Zanetti) in amichevole. Un Trapattoni soddisfatto ha invitato i giocatori a salutare un pubblico di connazionali entusiasta. «Sono stato all’estero spesso, e per lunghi periodi: so che questa serata ripaga i tifosi dell’Italia di tante cose», ha spiegato il ct, che forte della sua esperienza in Germania. La festa dello stadio di Ginevra, più tricolore che biancorosso, dà ragione a Trapattoni.

Ma il Trap ha avuto ragione anche sul progetto esportato in Svizzera, confortato dalla vittoria sia nel modulo sia negli uomini. «Sapevamo - ha aggiunto il ct - che avremmo onorato l’impegno e proseguito sulla strada di un progetto avviato dopo il Mondiale, con esiti sempre positivi. Abbiamo trovato il nostro equilibrio». Il riferimento è a un modulo, il 4-2-3-1 o 4-4-2 che dir si voglia, che coglie le indicazioni del campionato e affida agli azzurri ruoli più consoni alle rispettive posizioni nei club.

«A parte la Slovenia, dalla Turchia in poi sono arrivate le risposte che cercavamo. Il progetto funziona. E anche in questa occasione ho avuto la conferma che quando certi giocatori non sono a disposizione, ho le alternative giuste». Dai 90’ del nuovo stadio di Ginevra arrivano anche altre indicazioni. Quelle sui singoli. «La coppia Perrotta-Zanetti si é confermata di altissimo livello. Mi è piaciuto molto Legrottaglie, gol a parte: dopo le difficoltà iniziali, ha sfoderato autorità. Miccoli poi ricorda Totti, per pericolosità e inventiva. Ha sempre messo in difficoltà la Svizzera, andando anche vicino al gol».

Quanto alla partita, Trapattoni ha visto «un’Italia che ha sofferto i primi 20’ di un’ottima Svizzera, andata in vantaggio con merito: poi ha risposto con occasioni da rete, e ha meritato di vincere per equilibrio e gioco complessivo». Insomma, all’impegno dell’11 giugno con la Finlandia, e in attesa di saper se l’Azerbaigian sarà escluso o no dal girone di qualificazione europea, Trap almeno una certezza in più ce l’ha: «Non saremo i primi del mondo, ma nemmeno i quattordicesimi come dice la classifica Fifa».

(01/05/2003)

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