Una Mylena in Gamba vince a fil di sirena

Un «arcobaleno» di Luca Gamba a un secondo dalla fine, seguito col cuore in gola dai quasi 2000 spettatori presenti al PalaBlu, ha consegnato alla Mylena il sesto successo della stagione, di gran lunga il più sofferto. I trevigliesi, sempre privi di Guerci, erano chiamati a ripetere una performance come quella che era valsa 12 giorni or sono il successo contro il Casale. In effetti, a livello difensivo l’intensità agonistica è stata elevatissima, sia con la iniziale uomo, sia con le successive zone, installate da coach Ciocca nella seconda parte di incontro per proteggersi dalla straripante superiorità fisica dei messinesi. Se il bilancio totale dei rimbalzi ha segnato solo un +7 finale per il Patti, merito speciale a Nanut (9 catturati e 3 recuperi), Gamba (7) e Gallea (5 rimbalzi e 3 recuperi), che hanno dato una mano sostanziosa a Degli Agosti e Maiocco (entrambi a quota 7). Gamba e Gallea sono stati pure strepitosi nell’alternarsi sul cannoniere Gizzi (25,5 punti di media), tenuto in cifra singola e con una percentuale indecorosa. 

Anche in attacco la Mylena è piaciuta per una buona mezzora. Ancora una volta Gallea sugli scudi (4/9 dal campo, 4/5 dalla linea): le sue entrate uno contro uno hanno fatto a fette la difesa di Patti (suoi 10 dei primi 17 punti trevigliesi), permettendo a Maiocco di guadagnare spazi per costruire il suo tiro dalla lunga (2/5 da 3). Questi due giocatori hanno costruito le fortune trevigliesi contro la "uomo" siciliana (7-3 al 3’, 17-14 al 7’, 22-16 al 10’, 33-23 al 15’), mentre le accelerazioni di Chiragarula (2/4), gli slalom in contropiede od in transizione di Nanut (3/8 dal campo) e i jump di Gamba (6/8 da 2 e 3/3 da 1), hanno tenuto Treviglio in pole-position anche contro la zona, cui Patti si è affidato dal 15’ innanzi: 40-32 al 20’, 48-40 al 25’, 50-46 al 27’. Il massimo vantaggio trevigliese (58-46 al 30’) porta nuovamente la firma di Maiocco, con 4 punti ed un assist in 90 secondi.

Rispetto alla partita contro Casale, la Mylena ha però trovato due ostacoli imprevisti: lo stato influenzale del play titolare De Martini (in campo solo per onor di firma) e la giornataccia al tiro, la peggiore in 3 anni di militanza trevigliese, del bombardiere Bocchini (0/7 da 3). Ciò ha ridotto l’autonomia della Mylena a soli 30 minuti, tagliando gambe e fiato ai biancorossi nel quarto d’ora finale, quando Patti ha schierato simultaneamente i suoi due pivot Pennisi e Di Marcantonio.

Piano piano Patti si è rifatta sotto, pareggiando a 36 secondi dalla fine dalla lunetta. Con il comportamento precedente l’incompleta Mylena si era però guadagnata un occhio benevolo della sorte: una rimessa dal fondo (probabilmente da non assegnarsi ai biancorossi) a 18" dalla sirena innescava l’azione finale, con la cocciutaggine di Gamba, 3 volte al tiro e 2 volte a recuperare il rimbalzo, che veniva meritatamente premiata

(13/11/2004)

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