Un’Atalanta imprevedibile contro la Spal
L’importante è rialzarsi subito col Toro

L’imprevedibilità è il sale dello sport. Così il ko casalingo dell’Atalanta ha ridato speranze di salvezza alla Spal giunta a Bergamo nel ruolo di vittima sacrificale.

Per di più a scendere sul manto erboso del Gewiss Stadium erano gli atalantini che nel precedente turno si erano fatti ammirare per il meritato 1-1 di Milano contro l’allora capolista (con la Juventus) del campionato. In ogni caso comprensibile l’amarezza dei tifosi che appena prima dello stop con l’undici ferrarese ritenevano il Papu e soci in grado di portare a casa l’intera posta in palio complice appunto la bontà del calendario.

Del resto al gol del vantaggio nel primo quarto d’ora di genio Ilicic (una prodezza di tacco!) sugli spalti ci si era preparati all’inizio di una nuova goleada, ma l’esito invece è stato molto diverso. Una prova sotto tono dell’intero collettivo, mentre di fronte c’era una pimpante Spal che ha presentato l’ex Berisha in grande spolvero. Bene (si fa per dire), è andata così.

Non resta che guardare avanti e consolarsi al pensiero che ci siano ancora molti più aspetti positivi che negativi. Tanto per cominciare: mancano ancora diciotto giornate al termine del campionato che equivalgono addirittura a 54 punti. Dando uno sguardo alla classifica si certifica che il distacco dalla quarta Roma (ovvero dalla zona Champions) è di sole 3 lunghezze, divario che è tutt’altro che irrecuperabile. Alla base di tutto, comunque, l’auspicio che i nerazzurri tornino a tempo di record a giocare “da Atalanta” sin dalla trasferta di sabato 25 gennaio a Torino, sponda granata, tifando Lazio che, guarda caso, affronterà proprio la Roma.

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