Vieri se ne va: «Grazie lo stesso»
Ruggeri: «Peccato sia finita così»

Adesso è ufficiale. Dopo che martedì 1° aprile Christian Vieri aveva detto «Ciao, me ne vado» e se n'era andato da Zingonia con la sua sacca, deciso ad interrompere il rapporto con l'Atalanta a causa di un crescente malumore determinato dalla contestazione degli ultrà, mercoledì 2 aprile, l'attaccante ha rescisso il contratto che lo legava al club nerazzurro fino al 30 giugno: rinuncerà agli ultimi tre mesi di stipendio, circa 60 mila euro.

Lo ha annunciato un comunicato, apparso sul sito internet della società. «L’Atalanta B.C. comunica che il calciatore Christian Vieri ha espresso la volontà di interrompere anticipatamente il rapporto contrattuale con la Società. L’Atalanta, preso atto della volontà del calciatore, acconsente alla risoluzione consensuale del contratto economico. “Voglio ringraziare l’Atalanta – ha dichiarato Christian Vieri - per la correttezza dimostrata nei miei confronti nel corso di questo campionato e delle mie precedenti esperienze con la maglia nerazzurra”».

Il presidente Alessandro Ruggeri si è detto profondamente amareggiato per la decisione del giocatore: «Spiace che sia finita così. Penso che i fischi di Bellinzona siano stati la goccia che ha fatto traboccare il vaso dopo una stagione per lui molto difficile, segnata da infortuni che hanno meso a dura prova il suo fisico. Peccato»

La clamorosa rottura si era consumata lunedì, a Zingonia, prima dell'allenamento pomeridiano, ma è il frutto di un'evidente tensione, acuita dalla contestazione subita sabato scorso da parte dei tifosi, durante la partita col Bellinzona.

«Basta, qui non gioco più» aveva già detto sabato, dopo i mugugni dei tifosi atalantini. Ma nessuno si aspettava uno sviluppo simile.
Sabato una parte dei numerosi tifosi atalantini ha beccato Vieri, anche pesantemente e ogni errore dell'attaccante sottolineato con dei mugugni. Bobo, sostituito nell'intervallo, aveva detto subito che avrebbe chiuso con Bergamo e forse anche la difesa di Del Neri nel dopopartita era stato un tentativo di far cambiare idea all'attaccante. Ma Vieri evidentemente ci ha pensato e ha deciso di non tornare sui propri passi.

Vieri lunedì era arrivato presto a Zingonia. Alle due aveva appuntamento con Sky per un'intervista esclusiva. Finita l'intervista, fatta all'aperto sul campo principale, era entrato nello spogliatoio e senza dare spiegazioni ai compagni aveva svuotato il suo armadietto, aveva preso tutti i suoi effetti personali e ha salutato tutti con due parole. «Ciao, me ne vado».

I compagni avevano provato a trattenerlo, ma non c'era stato niente da fare. La decisione, naturalmente, era stata comunicata anche a Del Neri che in sala stampa aveva intanto ribadito quanto detto sabato. «Chi indossa questa maglia merita rispetto, soprattutto se sta cercando di recuperare da un infortunio. Sono degli pseudotifosi quelli che l'hanno fischiato». Invece è finita male.

© RIPRODUZIONE RISERVATA