Zingonia culla di talenti
È al terzo posto in Italia

A livello europeo il vivaio nerazzurro è 25°. Comanda il Real
Nei cinque principali campionati schierati 15 giocatori cresciuti nell’Atalanta.

Con 15 calciatori che quest’anno sono scesi in campo almeno un minuto nei 5 campionati più importanti d’Europa (serie A, Premier League, Liga, Bundesliga e Ligue 1) il settore giovanile dell’Atalanta è terzo in Italia per produttività. Meglio hanno fatto solo i vivai di Inter e Roma, capaci rispettivamente di crescere 21 e 17 atleti che oggi giocano nei massimi tornei continentali.

Lo sostiene l’ultima ricerca dell’Osservatorio sul Calcio del CIES, il centro studi indipendente con sede a Neuchâtel (Svizzera): perché un giocatore sia considerato il frutto di un dato settore giovanile deve avervi trascorso almeno 3 stagioni dai 15 ai 21 anni di età. Quindici sono anche i giocatori usciti dal settore giovanile del Milan mentre Juventus e Fiorentina ne hanno prodotti 13. Tutte le altre squadre italiane non hanno superato invece quota 10.

La graduatoria assoluta è capeggiata dal Real Madrid con 36 calciatori davanti all’Olympique Lione con 35 e al Barcellona con 34. Nelle prime nove posizioni (la decima è pari merito fra cinque club, fra cui l’Inter) figurano quattro club spagnoli, tre francesi, gli inglesi del Manchester United e i tedeschi dello Stoccarda. L’Atalanta è invece al 25° posto ex aequo con il citato Milan e il Tottenham Hotspur.

Dodici mesi fa il podio era il medesimo, ma i distacchi più sentiti: la cantera del Real Madrid era in fuga con 41 calciatori prodotti, mentre la Masia del Barcellona ne aveva 34 e il Lione 31. Anche allora l’Inter primeggiava in Italia ma avendo formato 23 calciatori dei 5 campionati più importanti era sesta appaiata alla Real Sociedad. Il Milan inseguiva ad una lunghezza mentre anche la Roma con 20 precedeva l’Atalanta. A differenza dei bergamaschi che hanno confermato lo stesso valore (15 giovani), l’Inter è diminuito di due unità, la Roma di tre e il Milan addirittura di sette.

D’altro canto, le oscillazioni da un anno all’anno sembrano piuttosto frequenti, fatta eccezione per l’Atalanta: nell’ottobre 2016 era a quota 16 e l’anno precedente a 18. Diverso è il caso del Barcellona, il cui vivaio sembra meno produttivo di qualche anno fa, sia per la prima squadra blaugrana che per quelli andati altrove: nell’ottobre 2015 era re nei 5 tornei più importanti con 44 calciatori, scesi a 37 l’anno dopo e a 34 nel 2017.

Considerando invece i calciatori che giocano nei 31 campionati europei di serie A più importanti il dominatore è da un triennio il vivaio dell’Ajax: i lancieri ne hanno formati 77, dieci in più dei croati della Dinamo Zagabria. Il podio è completato dal Partizan (Serbia) con 61 ma il Real Madrid non è lontano con 58.

Nelle prime 50 posizioni è presente solo un’italiana, l’Inter con 29 calciatori: ciò significa che 8 calciatori cresciuti ad Appiano Gentile hanno trovato un’occupazione nei campionati meno noti. Meglio di niente.

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