Piazza Mercato delle scarpe
dove il tempo si è (quasi) fermato

Nuovo appuntamento con Storylab, che questa volta ci porta in piazza Mercato delle scarpe, nel cuore di Città Alta. Una piazza nota e antichissima, forse la più antica della città.

Un altro scatto affascinante dal prezioso archivio digitale di Storylab. Siamo in Città Alta, per la precisione in piazza Mercato delle scarpe. La foto, della quale non conosciamo la data precisa ma possiamo ipotizzare sia stata scattata tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, è stata realizzata dando le spalle all’edificio che oggi ospita la stazione della funicolare. L’immagine di allora non è troppo diversa da quella di oggi, gli edifici affacciati sulla piazza hanno conservato il loro aspetto e il loro fascino attraverso i secoli: secondo quanto riportato nella scheda del Sistema interattivo geografico integrato (Sigi) di Bergamo questa piazza «costituisce forse la più antica della città».

Dalla forma irregolare, un tempo si chiamava «Piazza delle Biade» ed è da sempre uno degli snodi chiave della viabilità: in passato era infatti il punto di convergenza tra le strade che arrivavano da Venezia (Est) e da Milano (Sud), un po’ come il casello autostradale dell’A4 di oggi (con le dovute proporzioni). Anche per questa sua posizione favorevole, fin dal Medioevo, la piazza di caratterizza come luogo di attività e scambi commerciali. Nel 1430 la piazza ospita la vendita si «sotulares» cioè le scarpe, da cui deriva il nome attuale. Tra gli edifici più famosi e antichi, c’è l’attuale stazione superiore della funicolare: si tratta di una costruzione tardo medievale che un tempo era la sede del Consorzio e dei Macellai. Di fronte alla stazione, c’è un altro edificio medievale, con il portico degli Orefici. E la storia passa anche sotto la piazza, dove c’è una cisterna d’acqua costruita nel XV secolo per l’approvvigionamento idrico delle abitazioni.

Per chi arriva in Città Alta con la funicolare, piazza Mercato delle scarpe rappresenta un vero e proprio «biglietto da visita» per i turisti, che appena scesi dalla funicolare vengono proiettati subito in un’atmosfera d’altri tempi. Certo, molte attività commerciali con il passare dei decenni sono cambiate per soddisfare una «domanda» più turistica, come in altri centri storici italiani, ma quell’atmosfera continua a far innamorare i bergamaschi e coloro che arrivano da fuori per esplorare la nostra città. Ecco il confronto tra ieri e oggi nello scatto del nostro Beppe Bedolis.

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