Una corsa nel passato
tra bus, arrivi e partenze

Storylab ci porta alla stazione della autolinee con uno scatto dei primi anni Sessanta, quando la struttura era quasi nuova. Ecco come (non) è cambiata.

Bus, studenti, pendolari, arrivi e partenze. La stazione delle autolinee di Bergamo è da sempre luogo di passaggio e, come si dice oggi, di «interscambio» tra la rete della vicina ferrovia e quella dei pullman. Questo scatto apparso su Storylab ci porta indietro mezzo secolo, nei primi anni Sessanta, quando la stazione delle autolinee era ancora praticamente nuova: fu infatti realizzata negli anni Cinquanta, progettata dall’ingegner Pellegrinelli. Era una realizzazione dall’avanguardia per i suoi tempi: ampi spazi di manovra per i mezzi, pensiline rialzate e coperte, linee essenziali. Tutto fu pensato per agevolare gli spostamenti di coloro che arrivavano e partivano in autobus, un mezzo di trasporto che proprio tra gli anni Cinquanta e Sessanta si sviluppò notevolmente, a Bergamo come nel resto d’Italia. In quel periodo, infatti, nel sistema dei trasporti pubblici ci fu una progressiva riduzione delle linee su rotaia (tram, treni e trenini che si erano sviluppati dalla fine dell’Ottocento in poi) a favore dei servizi su gomma. Negli anni l’aspetto della stazione è cambiato, ma l’impostazione delle originaria è rimasta. Ecco il confronto tra ieri e oggi, con lo scatto del nostro Beppe Bedolis dalla stessa angolazione dello scatto d’epoca.

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