Mi sembra sia dal 2011 che i certificati medici non possono più essere presentati cartacei ma il datore di lavoro (sa privato che pubblico) li riceve solo per via telematica direttamente dall'INPS, cosa che dovrebbe escludere frodi del genere. Poi non mi torna che il datore di lavoro conoscesse la diagnosi, basta che un medico attesti che c'è un problema di salute. Non so davvero come questo datore di lavoro (cioè il Comune) abbia fatto a farsi turlupinare così ... magari si potrebbe approfondire.
Se i certificati risulteranno falsi e le timbrature taroccate, sarà più che giusto spedire a casa questa persona perché chi riceve uno stipendio è giusto che se lo guadagni lavorando con diligenza e coscienza, però aspetterei la sentenza, ho l'impressione che ci sia un contenzioso quasi personale fra i due opposti attori della vicenda.
Non offenda i ladri, che almeno rischiano fisicamente. Questa è gentaglia della peggior specie, doppiamente disonesta: nei riguardi del datore di lavoro e verso di noi cittadini che contribuiamo al suo stipendio, in quanto dipendente pubblico.
Pierluigi Brignoli
7 anni, 7 mesi
tanto poi ci penserà il solito giudice del lavoro che interpreta la legge a seconda dell'umore a reintegrarla. E' solo di oggi la notizia che una "giudicessa" di Vasto ha ordinato alle Poste la riassunzione di un impiegato condannato per avere rubato 15.000 € perché le Poste non lo hanno licenziato subito ma hanno atteso la sentenza definitiva!!!
@Brignoli, effetti del "18 politico" di sessantottina memoria.
Luca Pedrali
7 anni, 7 mesi
diritti e doveri uguali sia nel pubblico che nel privato dall'ultimo lavoratore al primo presidente della repubblica, basta favoritismi , pensioni oro..etc etc
Se il giudice la reintegra...licenziare pure il giudice!!!
luigi zambetti
7 anni, 7 mesi
Non credo esista lo spazio per una difesa, se la frode è avvenuta così come descritto. Poi sarebbe da capire se il Comune ha fatto tutto quello che doveva.
Graziano Rosponi
7 anni, 7 mesi
Ved. il mio commento a Brignoli.
claudio locatelli
7 anni, 7 mesi
certificati falsi redatti da medico compiacente o falsi perché se li scriveva lei ???
Tutti giri di tempo e storie pagati con soldi pubblici: dalla furbetta, all'avvocata, alla giudice, alla medica... non ne viene fuori più l'Italia, a causa dei costi e dell'improduttività di queste pubbliche amministrazioni e pubbliche spese! Brava e determinata comunque la sindaca!
Si brava la sindaca, magari tutti i dirigenti della P.A. fossero come lei, solerti e ligi al proprio dovere, speriamo che a qualche sindacato farlocco non venga in mente di difenderla a sproposito.
luigi zambetti
7 anni, 7 mesi
Mi sembra sia dal 2011 che i certificati medici non possono più essere presentati cartacei ma il datore di lavoro (sa privato che pubblico) li riceve solo per via telematica direttamente dall'INPS, cosa che dovrebbe escludere frodi del genere. Poi non mi torna che il datore di lavoro conoscesse la diagnosi, basta che un medico attesti che c'è un problema di salute. Non so davvero come questo datore di lavoro (cioè il Comune) abbia fatto a farsi turlupinare così ... magari si potrebbe approfondire.
milfad69@alice.it Fadda
7 anni, 7 mesi
E adesso NIENTE indennità di disoccupazione...
Graziano Rosponi
7 anni, 7 mesi
Poteva pensarci prima.
Giulio Agazzi
7 anni, 7 mesi
Se i certificati risulteranno falsi e le timbrature taroccate, sarà più che giusto spedire a casa questa persona perché chi riceve uno stipendio è giusto che se lo guadagni lavorando con diligenza e coscienza, però aspetterei la sentenza, ho l'impressione che ci sia un contenzioso quasi personale fra i due opposti attori della vicenda.
Rosangela Mazzoleni
7 anni, 7 mesi
Non vi viene in mente qualcuno? Tipo quei politici che,anche se indagati,rimangono incollati alla "cadrega"... Che si vergogni, quando si specchia.
alessandro rebussi
7 anni, 7 mesi
Questi individui rubano i soldi pubblici ( i nostri) perciò sono ladri non " furbetti".
Graziano Rosponi
7 anni, 7 mesi
Non offenda i ladri, che almeno rischiano fisicamente. Questa è gentaglia della peggior specie, doppiamente disonesta: nei riguardi del datore di lavoro e verso di noi cittadini che contribuiamo al suo stipendio, in quanto dipendente pubblico.
Pierluigi Brignoli
7 anni, 7 mesi
tanto poi ci penserà il solito giudice del lavoro che interpreta la legge a seconda dell'umore a reintegrarla. E' solo di oggi la notizia che una "giudicessa" di Vasto ha ordinato alle Poste la riassunzione di un impiegato condannato per avere rubato 15.000 € perché le Poste non lo hanno licenziato subito ma hanno atteso la sentenza definitiva!!!
Graziano Rosponi
7 anni, 7 mesi
@Brignoli, effetti del "18 politico" di sessantottina memoria.
Luca Pedrali
7 anni, 7 mesi
diritti e doveri uguali sia nel pubblico che nel privato dall'ultimo lavoratore al primo presidente della repubblica, basta favoritismi , pensioni oro..etc etc
gianni barcella
7 anni, 7 mesi
Seeeee, magari si potesse fare, aspetta e spera!!!!!!
Paolo Togni
7 anni, 7 mesi
smettiamola di chiamarli furbetti, questi sono delinquenti!!
Rosanna Vavassori
7 anni, 7 mesi
Il giudice del lavoro quasi sicuramente darà ragione alla dipendente......
VALTER BENZONI
7 anni, 7 mesi
Se il giudice la reintegra...licenziare pure il giudice!!!
luigi zambetti
7 anni, 7 mesi
Non credo esista lo spazio per una difesa, se la frode è avvenuta così come descritto. Poi sarebbe da capire se il Comune ha fatto tutto quello che doveva.
Graziano Rosponi
7 anni, 7 mesi
Ved. il mio commento a Brignoli.
claudio locatelli
7 anni, 7 mesi
certificati falsi redatti da medico compiacente o falsi perché se li scriveva lei ???
Damiano Valoti
7 anni, 7 mesi
Tutti giri di tempo e storie pagati con soldi pubblici: dalla furbetta, all'avvocata, alla giudice, alla medica... non ne viene fuori più l'Italia, a causa dei costi e dell'improduttività di queste pubbliche amministrazioni e pubbliche spese! Brava e determinata comunque la sindaca!
F C
7 anni, 7 mesi
Si brava la sindaca, magari tutti i dirigenti della P.A. fossero come lei, solerti e ligi al proprio dovere, speriamo che a qualche sindacato farlocco non venga in mente di difenderla a sproposito.