Io a 16 anni fumacchiavo qualche sigaretta (nazionali senza filtro costavano pochissimo) , ma erano altri tempi, lo si faceva di nascosto perche' era una cosa diciamo "proibita". Il problema e' che allora non era cosi facile avere accesso a droghe come adesso .
Io penso che i genitori c'entrino poco o nulla. Io ho 41 anni e quando ero alle superiori in una classe di 16 facevo parte dei 3 che non fumavano, ma a me ha sempre dato fastidio perchè i miei fumavano e mi veniva sempre mal di gola a furia di respirarmelo... poi fortuna (mia) e bravura loro vuole che abbiano smesso quando iniziavo l'adolescenza. Memore di questa 'esperienza' non ho mai nemmeno provato. Ma la maggior parte dei miei compagni, come detto sopra, fumava e i loro genitori erano per lo più persone rispettabilissime che tenevano tanto a loro. Dipende un po' da se stessi e dalle amicizie. Spesso ai tempi si pensava che condividere queste cose oltre alle passioni servisse per entrare nel gruppo, e così si entrava. Io facevo un altro ragionamento ma capivo bene questo che era poi quello della maggior parte dei miei amici e delle persone che conoscevo. Non mi sento proprio di incolpare i genitori.
Mah io cominciai a fumacchiare a 12/13 anni per poi fumare più seriamente e ora ne ho 54. Se si vuol provare e poi cominciare le leggi e restrizioni, che all'epoca non c'erano, vengono facilmente aggirate con l'aiuto di qualcuno. Cara signora provo a mettermi dalla sua parte quindi posso comprendere il suo disappunto ma non si faccia colpe che non le appartengono così come non appartenevano ai miei genitori. La sigaretta è vecchia di secoli e non son cosa nuova i giovanissimi che ci piomban dentro, non vuol essere nè giustificazione nè consolazione ma, può comprensibilmente non piacere, la realtà. Magari a suo figlio passato il momento non glie ne importerà più nulla, e smetterà per conto suo come è capitato a molti altri
Diciamo che noi fumatori, oltre che autolesionisti, siamo cattivi maestri. Per quanto riguarda il diritto il monopolio da parte dello Stato che lucra già è contraddittorio poiché è come dire un'isola legale d'incostituzionalità, da una parte si dichiara il diritto alla salute e dall'altra con grande coerenza si vende veleno lecito a caro prezzo.
... l'informazione oggi c'e' e dove i genitori non riescono a farsi capire ci sono un sacco di informazioni in tv, radio e internet dove ognuno, anche i ragazzini, puo' informarsi e rendersi conto degli effetti negativi di alcuni comportamenti...insieme a queste informazioni ci sono anche una serie di messaggi sempre da tv,radio e internet dove passa che per divertirsi bisogna sballarsi, fumare bere etc... le responsabilita' sono dei genitori, dei figli e dei media...e di quella bella abitudine che ci porta a dire....beh ma lo fanno tutti cosa vuoi che faccia o che sia....
Tutte le tabaccherie al giorno d'oggi hanno un sistema di protezione con telecamere a circuito chiuso, basta prendere i filmati e lei sapra chi vende le sigarette a suo figlio, naturalmente tramite denuncia alla polizia tributaria.
Sicuramente ha una parte l'educazione, i valori, la presenza dei genitori, però... i soldi i ragazzini in un modo o nell'altro se li procurano (non puoi non dare una minima disponibilità di denaro a un ragazzo... io che ero "una brava bambina" saltavo il panino a pranzo e andavo a piedi anziché in tram e mettevo via le lire per comprarmi piccole cose). Il punto è che nel processo di crescita, l'individuo si rende tale proprio diversificandosi da quello che i genitori hanno impostato "a propria immagine". "Andare contro" è un meccanismo, passeggero, proprio per affermare la propria individualità e acquisire sicurezza. mediamente coincide con il "seguire il gruppo" perché condivide il medesimo quadro e i medesimi valori. Quindi, facciamocene una ragione, un aiuto deve venire anche dall'esterno.
infatti le sigarette quando c'erano i padri bravi non le fumava nessuno ..
Non sono uno psicologo ma credo che le risposte al perchè sono scritte sotto e sono: seguire il gruppo, andar contro ai dictat dei genitori per affermarsi, quindi il suo suggerimento del pugno duro (su questo tema) posticiperà al massimo il problema e creerà la necessità al figlio di nascondere la cosa al padre continuando a fumare ( e forse a far di peggio) e creare un muro.
Mario Colombo
7 anni, 4 mesi
Il fumo fa male, ma speri che resti solo quello il problema. È solo all'inizio di un lungo calvario di vigilanza e notti in bianco. Auguri
Da ragazzina fumavo nonostante i miei genitori non fumatori ripetevano quotidianamente quanto fosse nocivo farlo. Quindi avevo sia insegnamento che esempio. Purtroppo a quell'età si possono contare sulle dita di una mano i ragazzi responsabili e ben coscienti che ad ogni azione corrisponde una reazione. Da genitori bisogna tener duro e non smettere mai di controllare e correggere aiutati da un pizzico di fortuna.
Purtroppo rimediare sigarette non credo sia poi così difficile. ....
Tutti a dare le colpe ai genitori, come se impedire ai figli di sbagliare fosse un'equazione matematica: io ti insegno cosa fare=tu lo fai. Cristiana ha centrato il problema. La mamma dell'articolo mi sembra volesse chiedere che anche la società, attraverso il rispetto delle regole, aiutasse il suo ruolo di genitore.
perchè le leggi sono fatte dai deputati e senatori (molti dei quali condannati e/o inquisiti) ma la cosa bella è che lei Signora ha contribuito ad eleggerne qualcuno: quindi con tutto rispetto, impari a votare ed a far votate chi già vota nocche chi non vota
Invece di richiamare i genitori alle proprie responsabilità educative, lei se la prende con gli elettori che (secondo lei) hanno sbagliato a votare! Un bel salto triplo carpiato con avvitamento!
Antonio Ronchi
7 anni, 4 mesi
Lo dico con cognizione di causa mutuata dall’ esperienza del mio lavoro : per un minorenne è molto semplice eludere questi tipi di divieti semplicemente appoggiandosi ad un amico maggiorenne. Quest’ ultimo acquista per il minorenne, cui poi gira i beni acquistati, che siano sigarette, alcoolici o altro. Le autorità non possono impedire la vendita, e tantomeno l’ esercente. Unico rimedio, a mio avviso, responsabilizzare assertivamente il minore.
Davvero funziona così????? Sai che non l’avrei mai detto....
usmano catullo
7 anni, 4 mesi
colpa sue e forse di noi genitori............io direri esclusivamente dei genitori,che non erano presenti quando si doveva far capire la differenza tra cosa fa bene e cosa fa male alla salute. e sopratutto far capire che non è così figo fumare per equipararsi agli altri.io è dall'età di 7 anni che sono consapevole che la droga uccide e che il fumo fa male............ora prendersela con chi vende cose nocive,giusto per alleviare in parte le proprie responsabilità,non mi pare corretto
scrivo da padre i cui figli sono per fortuna forse ancora troppo piccoli per questi problemi.
secondo me non è il.come recupera sigarette, chi le fornisce etc. Ma perché lui le cerca o le accetta. E non è spiegando che fanno male che un ragazzo/a rinuncia a farlo. Cercano queste cose per sentirsi parte di un gruppo o per farsi distinguere nel gruppo facendo cose eclatanti. Dovrebbero capire che sono altre le vere qualità su cui puntare e che quelle possono dare molto molto di più. La passione per uno sport per esempio...
Saluti
nancy acosta
7 anni, 4 mesi
Io a 16 anni fumacchiavo qualche sigaretta (nazionali senza filtro costavano pochissimo) , ma erano altri tempi, lo si faceva di nascosto perche' era una cosa diciamo "proibita". Il problema e' che allora non era cosi facile avere accesso a droghe come adesso .
Sergio Natalini
7 anni, 4 mesi
Io penso che i genitori c'entrino poco o nulla. Io ho 41 anni e quando ero alle superiori in una classe di 16 facevo parte dei 3 che non fumavano, ma a me ha sempre dato fastidio perchè i miei fumavano e mi veniva sempre mal di gola a furia di respirarmelo... poi fortuna (mia) e bravura loro vuole che abbiano smesso quando iniziavo l'adolescenza. Memore di questa 'esperienza' non ho mai nemmeno provato. Ma la maggior parte dei miei compagni, come detto sopra, fumava e i loro genitori erano per lo più persone rispettabilissime che tenevano tanto a loro. Dipende un po' da se stessi e dalle amicizie. Spesso ai tempi si pensava che condividere queste cose oltre alle passioni servisse per entrare nel gruppo, e così si entrava. Io facevo un altro ragionamento ma capivo bene questo che era poi quello della maggior parte dei miei amici e delle persone che conoscevo. Non mi sento proprio di incolpare i genitori.
Enrico Menotti
7 anni, 4 mesi
Mah io cominciai a fumacchiare a 12/13 anni per poi fumare più seriamente e ora ne ho 54. Se si vuol provare e poi cominciare le leggi e restrizioni, che all'epoca non c'erano, vengono facilmente aggirate con l'aiuto di qualcuno. Cara signora provo a mettermi dalla sua parte quindi posso comprendere il suo disappunto ma non si faccia colpe che non le appartengono così come non appartenevano ai miei genitori. La sigaretta è vecchia di secoli e non son cosa nuova i giovanissimi che ci piomban dentro, non vuol essere nè giustificazione nè consolazione ma, può comprensibilmente non piacere, la realtà. Magari a suo figlio passato il momento non glie ne importerà più nulla, e smetterà per conto suo come è capitato a molti altri
< SCONOSCIUTO > < SCONOSCIUTO >
7 anni, 4 mesi
Diciamo che noi fumatori, oltre che autolesionisti, siamo cattivi maestri. Per quanto riguarda il diritto il monopolio da parte dello Stato che lucra già è contraddittorio poiché è come dire un'isola legale d'incostituzionalità, da una parte si dichiara il diritto alla salute e dall'altra con grande coerenza si vende veleno lecito a caro prezzo.
Pier Capelli
7 anni, 4 mesi
... l'informazione oggi c'e' e dove i genitori non riescono a farsi capire ci sono un sacco di informazioni in tv, radio e internet dove ognuno, anche i ragazzini, puo' informarsi e rendersi conto degli effetti negativi di alcuni comportamenti...insieme a queste informazioni ci sono anche una serie di messaggi sempre da tv,radio e internet dove passa che per divertirsi bisogna sballarsi, fumare bere etc... le responsabilita' sono dei genitori, dei figli e dei media...e di quella bella abitudine che ci porta a dire....beh ma lo fanno tutti cosa vuoi che faccia o che sia....
Rosario Galluzzo
7 anni, 4 mesi
Tutte le tabaccherie al giorno d'oggi hanno un sistema di protezione con telecamere a circuito chiuso, basta prendere i filmati e lei sapra chi vende le sigarette a suo figlio, naturalmente tramite denuncia alla polizia tributaria.
carla ferliga
7 anni, 4 mesi
Sicuramente ha una parte l'educazione, i valori, la presenza dei genitori, però... i soldi i ragazzini in un modo o nell'altro se li procurano (non puoi non dare una minima disponibilità di denaro a un ragazzo... io che ero "una brava bambina" saltavo il panino a pranzo e andavo a piedi anziché in tram e mettevo via le lire per comprarmi piccole cose). Il punto è che nel processo di crescita, l'individuo si rende tale proprio diversificandosi da quello che i genitori hanno impostato "a propria immagine". "Andare contro" è un meccanismo, passeggero, proprio per affermare la propria individualità e acquisire sicurezza. mediamente coincide con il "seguire il gruppo" perché condivide il medesimo quadro e i medesimi valori. Quindi, facciamocene una ragione, un aiuto deve venire anche dall'esterno.
Francesco Conrad
7 anni, 4 mesi
Se i padri facessero i padri (invece che fare gli amiconi dei figli come va di moda oggi) le madri non dovrebbero scrivere a l'Eco.
Bruno D'Intorni
7 anni, 4 mesi
Padre perfetto Lei, vero?
Demetrio Boscali
7 anni, 4 mesi
infatti le sigarette quando c'erano i padri bravi non le fumava nessuno .. Non sono uno psicologo ma credo che le risposte al perchè sono scritte sotto e sono: seguire il gruppo, andar contro ai dictat dei genitori per affermarsi, quindi il suo suggerimento del pugno duro (su questo tema) posticiperà al massimo il problema e creerà la necessità al figlio di nascondere la cosa al padre continuando a fumare ( e forse a far di peggio) e creare un muro.
Mario Colombo
7 anni, 4 mesi
Il fumo fa male, ma speri che resti solo quello il problema. È solo all'inizio di un lungo calvario di vigilanza e notti in bianco. Auguri
FRANCESCO DUINA
7 anni, 4 mesi
Forse questa mamma doveva chiedersi: chi dà i soldi al figlio per comprarsi le sigarette?
Orietta Magoni
7 anni, 4 mesi
Allora niente più mance ai figli, fumano tutti!!!
Cristiana Rossi
7 anni, 4 mesi
Da ragazzina fumavo nonostante i miei genitori non fumatori ripetevano quotidianamente quanto fosse nocivo farlo. Quindi avevo sia insegnamento che esempio. Purtroppo a quell'età si possono contare sulle dita di una mano i ragazzi responsabili e ben coscienti che ad ogni azione corrisponde una reazione. Da genitori bisogna tener duro e non smettere mai di controllare e correggere aiutati da un pizzico di fortuna. Purtroppo rimediare sigarette non credo sia poi così difficile. ....
maurizio alborghetti
7 anni, 4 mesi
Tutti a dare le colpe ai genitori, come se impedire ai figli di sbagliare fosse un'equazione matematica: io ti insegno cosa fare=tu lo fai. Cristiana ha centrato il problema. La mamma dell'articolo mi sembra volesse chiedere che anche la società, attraverso il rispetto delle regole, aiutasse il suo ruolo di genitore.
Demetrio Boscali
7 anni, 4 mesi
quoto !
Antonio Rinaldi
7 anni, 4 mesi
E chi gli da i soldi per comperarle?
mauro Bettinelli
7 anni, 4 mesi
perchè le leggi sono fatte dai deputati e senatori (molti dei quali condannati e/o inquisiti) ma la cosa bella è che lei Signora ha contribuito ad eleggerne qualcuno: quindi con tutto rispetto, impari a votare ed a far votate chi già vota nocche chi non vota
FRANCESCO DUINA
7 anni, 4 mesi
Invece di richiamare i genitori alle proprie responsabilità educative, lei se la prende con gli elettori che (secondo lei) hanno sbagliato a votare! Un bel salto triplo carpiato con avvitamento!
Antonio Ronchi
7 anni, 4 mesi
Lo dico con cognizione di causa mutuata dall’ esperienza del mio lavoro : per un minorenne è molto semplice eludere questi tipi di divieti semplicemente appoggiandosi ad un amico maggiorenne. Quest’ ultimo acquista per il minorenne, cui poi gira i beni acquistati, che siano sigarette, alcoolici o altro. Le autorità non possono impedire la vendita, e tantomeno l’ esercente. Unico rimedio, a mio avviso, responsabilizzare assertivamente il minore.
Ivan Facchinetti
7 anni, 4 mesi
Davvero funziona così????? Sai che non l’avrei mai detto....
usmano catullo
7 anni, 4 mesi
colpa sue e forse di noi genitori............io direri esclusivamente dei genitori,che non erano presenti quando si doveva far capire la differenza tra cosa fa bene e cosa fa male alla salute. e sopratutto far capire che non è così figo fumare per equipararsi agli altri.io è dall'età di 7 anni che sono consapevole che la droga uccide e che il fumo fa male............ora prendersela con chi vende cose nocive,giusto per alleviare in parte le proprie responsabilità,non mi pare corretto
Mauro Piazzalunga
7 anni, 4 mesi
scrivo da padre i cui figli sono per fortuna forse ancora troppo piccoli per questi problemi. secondo me non è il.come recupera sigarette, chi le fornisce etc. Ma perché lui le cerca o le accetta. E non è spiegando che fanno male che un ragazzo/a rinuncia a farlo. Cercano queste cose per sentirsi parte di un gruppo o per farsi distinguere nel gruppo facendo cose eclatanti. Dovrebbero capire che sono altre le vere qualità su cui puntare e che quelle possono dare molto molto di più. La passione per uno sport per esempio... Saluti
Maurizio Perini
7 anni, 4 mesi
Siamo in Itaglia dove le regole non vengono quasi mai rispettate perchè tanto se trasgredisci non ti succede nulla !!
Alessandro Casali
7 anni, 4 mesi
Un buon esempio potrebbe essere quello di cominciare a scrivere la parola Italia nel modo corretto. Anzichè attuare la politica dello scaricabarile.
giorgio nicolosi
7 anni, 4 mesi
Sbagliare è umano, perseverare è diabolico! Italia Sig. Perini!
La Ya
7 anni, 4 mesi
Tabaccai scriteriati ,o " amici" maggiorenni .
FRANCESCO DUINA
7 anni, 4 mesi
..... o genitori distratti.
Bruno D'Intorni
7 anni, 4 mesi
Eccolo il genitore perfetto!!!!!