A Consiglio d'Europa manca delegazione parlamentari italiani

Decaduta la delegazione che rappresentava il nostro Paese nell'assemblea dell'organismo paneuropeo senza che da Roma si sia proceduto a designare i nuovi membri. In ritardo anche la terna di candidati giudici alla Corte per i diritti umani.

STRASBURGO - Sedie vuote per l'Italia al Consiglio d'Europa: dal tre settembre scorso, dopo le ultime elezioni, è ufficialmente decaduta la delegazione di parlamentari (18 titolari più 18 sostituti) che rappresentavano il nostro Paese nell'assemblea dell'organismo paneuropeo senza che da Roma si sia proceduto a designare i nuovi membri. Secondo quanto si è appreso a Strasburgo, inoltre, il sei settembre è scaduto anche il termine per presentare i nomi dei tre candidati tra cui scegliere chi dovrà sostituire, dal prossimo maggio, Guido Raimondo, attualmente presidente della Corte per i diritti umani. In questo caso, secondo le informazioni raccolte dall'ANSA, l'Italia ha comunque ottenuto un rinvio della scadenza al 5 ottobre. Per la scelta di coloro che a Strasburgo dovranno rappresentare nel modo più equo possibile i due rami del Parlamento, il tempo stringe. Senza un'indicazione in tempi brevi, l'Italia rischia di essere assente alla plenaria dell'assemblea fissata per l'8 ottobre prossimo.

 

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