Allarme Cei, crisi compromette diritti

(ANSA) - ROMA, 21 APR - La scarsità di lavoro "porta semprepiù persone, impaurite dalla prospettiva di perderlo o di nontrovarlo, a condividere l'idea che nulla sia più come è statofinora: dignità, diritti, salute finiscono così in secondopiano. Si tratta di una deriva preoccupante messa in moto dalperdurare di una crisi economica stabilmente severa" e dalladisoccupazione che tocca sempre più segmenti della popolazione.E' l'allarme lanciato dalla Cei nel messaggio per il PrimoMaggio, nel quale sottolinea che il lavoro deve essere "sempreespressione della dignità" e "luogo umanizzante". "L'Italia èstata per troppo tempo ferma: è giunto il momento diricominciare a camminare, nessuno escluso", prosegue ildocumento della Commissione episcopale per i problemi sociali eil lavoro. I vescovi chiedono strumenti di sostegno per chiperde il lavoro. E rilevano che l'Italia deve procedere unita:"Senza un Meridione sottratto alla povertà e alla dittaturadella criminalità organizzata non può esserci un Centro-Nordprospero".

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