Balcani: Francia, ingresso in Ue con nuovo processo 'a tappe'

BRUXELLES - Un nuovo processo di allargamento dell'Unione europea 'a tappe' per arrivare al traguardo finale dell'ingresso nel club dei Ventotto. Solo così anche i Balcani occidentali potranno entrare nell'Unione. E' la proposta di riforma dei negoziati d'adesione all'Ue che la Francia presenterà domani al Consiglio affari generali a Bruxelles. Alla vigilia della riunione ministeriale, Parigi - con un 'non paper' - chiede all'Ue di abbandonare l'attuale sistema di negoziati con i Paesi candidati basato sull'apertura dei cosiddetti capitoli negoziali legati all'acquis europeo. Il nuovo processo dovrebbe invece basarsi su quattro principi: maggiore "gradualità" nella partecipazione alle politiche Ue; "condizioni rigorose" per il rispetto dei criteri comunitari; "benefici tangibili" per i cittadini dei Paesi candidati già "durante i negoziati", in particolare con un "maggiore sostegno finanziario"; e "reversibilità" nel caso in cui un Paese candidato non rispetti le condizioni Ue. I negoziati si dovrebbero svolgere "a fasi successive, che formerebbero blocchi politici coerenti", si legge nel documento. Con il completamento di ciascuna fase, al paese candidato sarebbe offerta la possibilità di partecipare ai programmi e alle politiche Ue, beneficiando anche di determinati finanziamenti. La Francia chiede che la Commissione formuli una riforma del processo di allargamento entro gennaio 2020. 

 

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