Centro Ue malattie, no a revoca troppo rapida misure

BRUXELLES - "Revocare troppo rapidamente le misure" di contenimento contro il Covid-19 "senza un adeguato monitoraggio e un'appropriata capacità dei sistemi sanitari, può causare una ripresa improvvisa della trasmissione nella comunità". Lo sottolinea la direttrice del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) Andrea Ammon, in una dichiarazione che accompagna l'ultima valutazione del rischio dell'Agenzia europea. Nel documento, l'Ecdc appoggia la piena attuazione della tabella di marcia comune europea sulla revoca prudente delle misure contenimento fornendo indicazioni sulle varie disposizioni.

In alcuni paesi europei, la percentuale di morti da Covid-19 in case di cura e residenze per anziani supera il 50% dei decessi totali segnalati". Emerge dal parere aggiornato del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) sul rischio associato al nuovo coronavirus. Dati che, sottolinea l'Ecdc, evidenziano "il grave impatto di Covid-19 sulla popolazione anziana e fragile".

In Francia, tra il 1 marzo e il 14 aprile 2020, un totale di 5.340 strutture hanno segnalato 54.493 casi confermati e probabili di cui 6.517 (12%) è deceduto. In Irlanda, dei 444 decessi segnalati, 245 (55,2%) sono legati ai residenti nelle case di cura. In Norvegia il 63% dei 163 morti è avvenuto in case di cura. La Germania ha riferito di 14.228 infezioni (8.592 nei residenti e 5.636 nel personale) in istituti che si occupano di anziani, disabili, senza tetto, migranti o in prigione. In Belgio, le residenze per anziani e strutture simili hanno riportato oltre il 50% dei morti correlati a Covid-19. In Spagna il 52,7% su 19.516 casi fatali totali collegati a Covid-19 erano residenti in case di cura. 

 

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