Desierto, giustizia privata antimigranti

(ANSA) - TAORMINA, 18 GIU - L'aspetto più originale diDesierto, film del 2015 scritto e diretto da Jonás Cuarón,figlio di Alfonso Cuarón, è che, al di là delle rigide eufficiali leggi sull'immigrazione clandestina al confine traMessico e Usa, c'è chi la giustizia se la fa da sé. Questa è lascelta di Sam (Jeffrey Dean Morgan) che in Desierto, in corsa alTaormina Film Fest, va a caccia di immigrati messicani con tantodi cane lupo assassino e fucile da cecchino. In questo road movie-thriller adrenalinico e pieno di ritmo,a scappare dall'ostinata furia omicida di Sam e cane killer,sono una ventina di migranti che, dopo aver abbandonato ilfurgone andato in panne lungo il cammino, si ritrovano a doveraffrontare un lungo tratto di deserto che li divide dal confine. Capitanati dal coraggioso Moises (Gael Garcia Bernal), imigranti vengono uccisi, uno ad uno, e nei modi più crudeli, ma,alla fine, nel caldo torrido del deserto la sfida, come capitaad ogni buon western, sarà a due.

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