Juncker a Conte, avete ragione, ma no soluzioni ad hoc

BRUXELLES - "L'Italia invoca da tempo, e a ragione, una cooperazione regionale sugli sbarchi", e gli avvenimenti di questo fine settimana "hanno dimostrato un senso condiviso di solidarietà da parte degli Stati membri (Francia, Germania, Malta, Spagna, Portogallo e Irlanda) che si sono offerti di accogliere una parte dei migranti sbarcati a Pozzallo". Tuttavia "queste soluzioni ad hoc non rappresentano un modo di procedere sostenibile": così il presidente Juncker nella lettera di risposta a Conte pubblicata da Politico.

 

"La Commissione è pronta a svolgere pienamente la sua funzione di coordinatrice" della cellula di crisi suggerita dal premier Conte, "ma soltanto come tappa in direzione di un quadro più stabile". E "non va però dimenticato che l'Ue non ha competenza per determinare il luogo/porto sicuro da usare per gli sbarchi in seguito a un'operazione di ricerca e salvataggio in mare", ha poi aggiunto Juncker.

 

"La Commissione continuerà a lavorare ininterrottamente per tutta l'estate, da un lato per sostenere - entro i limiti del suo mandato - gli sforzi degli Stati membri, dall'altro per preparare le proposte legislative da presentare in settembre per rafforzare la guardia di frontiera e costiera europea e rendere più efficace la politica di rimpatrio", scrive Juncker nella risposta alla lettera di Conte.

 

"Consideriamo inoltre prioritario esaminare il modo in cui potrebbero funzionare i 'centri controllati' negli Stati membri dell'Ue e il sostegno che può essere fornito dall'Unione" e allo stesso tempo "sarà portata avanti la realizzazione di piattaforme di sbarco regionali, in stretta cooperazione con l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati e l'Organizzazione internazionale per le migrazioni, anche in previsione della riunione con tutti i paesi del Mediterraneo da essi indetta per il 30 luglio".

 

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