L'Ue vara strategia sull'istruzione, 'l'università europea'

BRUXELLES, 18 GEN - La Commissione Ue vara oggi la sua strategia per l'università del futuro che, da qui al 2024, dovrà portare alla creazione del diploma europeo e ridisegnare - sempre che gli stati membri si dimostrino reattivi - l'istruzione superiore. "Più che a una Bologna 2.0 siamo a una mega-Bologna", ha commentato il commissario e vice-presidente Margaritis Schinas presentando a Strasburgo l'iniziativa. Con 'Bologna' s'intende il primo nucleo di cooperazione transeuropea sull'istruzione, che mosse i passi proprio dal capoluogo emiliano, sede del più antico ateneo occidentale. Ora però si guarda al futuro e la commissione mette al centro della strategia la sinergia tra università, regioni e imprese, cosicché l'alta istruzione sia un attore importante nella transizione "verde e digitale", e l'offerta informativa "transnazionale", facilitando i percorsi di studio in diversi Paesi europei.

"Vogliamo rendere l'Europa leader nel campo dell'istruzione, deve sia attrarre nuovi talenti che sostenere i propri, e per la prima volta adottiamo un pacchetto disegnato a questo scopo", ha sottolineato il commissario Mariya Gabriel. Bene. Nel concreto la Commissione sosterrà, con finanziamenti dedicati, l'ampliamento dell'Alleanza delle Università - gli atenei pionieri nei progetti comunitari - fino a raggiungere oltre 500 istituti al 2024, con campus inter-universitari dedicati a studenti, ricercatori e docenti. Poi si lavorerà a un nuovo statuto giuridico per gli atenei partner, con l'obiettivo di emettere lauree veramente 'europee' - l'obiettivo è di allargare il tiro dopo il 2024, con gli stati membri chiamati a legiferare per recepire a livello nazionale la novità. Infine una carta europea dello studente più corposa, che affianchi quella nazionale, per avere accesso ad agevolazioni, sconti nei trasporti e iniziative culturali in tutta Europa.

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