Migranti: allarme Olaf, sale rischio frodi su fondi Ue

L'ufficio europeo antifrode ha inserito gli aiuti dell'Unione alla cooperazione tra le priorità investigative e si concentra sia su Paesi Ue, come Italia e Grecia che sono in prima linea, che su paesi terzi, come Turchia e Giordania.

BRUXELLES - I fondi europei destinati alla gestione della crisi dei rifugiati fanno sempre più gola a gruppi criminali e autori di frodi. É l'allarme lanciato dall'Olaf, l'ufficio europeo antifrode, all'interno del suo report annuale 2017.

 

"Parliamo in particolare di risorse destinate alla gestione dell'emergenza, più che all'integrazione a lungo termine", ha sottolineato il direttore generale facente funzione dell'Olaf, Nicholas Ilett, anche se non sono ancora noti dati esatti riguardanti indagini in corso. Le attenzioni dell'ufficio antifrode si concentrano sia su Paesi Ue, come Italia e Grecia che sono in prima linea, che sugli aiuti a Stati fuori dall'Unione, come Turchia e Giordania, destinatari di grandi somme provenienti dalle casse comunitarie.

 

"Abbiamo sempre indagato sugli aiuti dell'Unione alla cooperazione - ha precisato Ilett - ma abbiamo aggiunto questo campo fra le priorità investigative da portare avanti quest'anno". "E' inevitabile, considerato l'esplosione di una crisi di questa portata" e le risorse europee mobilitate per farvi fronte.

© RIPRODUZIONE RISERVATA