Vaccini: Ue, entro 2020 Paesi adottino piani copertura

Bruxelles propone inoltre la preparazione di una scheda di vaccinazione digitale comune, in modo da poterla condividere più facilmente tra Paesi membri. "Il governo sarà un test di responsabilità" per i no vax in Italia.

BRUXELLES - Sviluppare e attuare piani di vaccinazione nazionali e regionali entro il 2020, con un obiettivo di copertura di almeno il 95% per il morbillo. E' una delle raccomandazioni della Commissione Ue per rafforzare la cooperazione tra i Paesi Ue nella lotta contro le malattie che possono essere prevenute con i vaccini. Tra le venti azioni suggerite dall'Esecutivo Ue, la creazione, entro il 2019, di un portale europeo di informazioni sulla sicurezza dei vaccini al fine di combattere la disinformazione.

 

Bruxelles propone inoltre la preparazione di una scheda di vaccinazione digitale comune, in modo da poterla condividere più facilmente tra Paesi membri. Sullo stesso fronte, l'Esecutivo vorrebbe avviare un processo per arrivare nel 2020 a linee guida per un programma Ue di vaccinazione di base, con le dosi e le età che gli Stati membri concordano come comuni a tutti i Paesi.

 

La Commissione intende anche lavorare con tutte le parti interessate per formare una 'coalizione per la vaccinazione' destinata a combattere la disinformazione su questo tema. Della 'coalizione' saranno chiamate a fare parte le associazioni europee di operatori sanitari e anche quelle degli studenti.

 

"Non c'è vaccino contro le fake news". Bruxelles dichiara guerra ai falsi miti sui vaccini e lancia "una coalizione" per "combattere" le informazioni false e "scambiare buone pratiche". Ne ha parlato il commissario Ue alla salute Vytenis Andriukaitis presentando alcune raccomandazioni per migliorare la situazione delle vaccinazioni in Europa.

 

Rispondendo poi ad una domanda sull'Italia Andriukaitis ha saffermato: "Il governo sarà un test di responsabilità" per i no vax. Vedremo, se quando "dovranno agire e prendere decisioni" lo faranno sulla "base di fake news o della scienza". Aggiungendo: "So che la situazione nei Paesi è diversa, personalmente credo che l'obbligatorietà in alcuni casi sia meglio".

 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA