Afghanistan/ L'Italia dice sì a Obama: altri 1000 uomini

Afghanistan/ L'Italia dice sì a Obama: altri 1000 uomini Ma lo stop alla missione dovrà essere al massimo nel 2013

Roma, 4 dic. (Apcom) - Altre mille italiani andranno in Afghanistan: la conferma è giunta ieri sera dal Consiglio dei Ministri e l'Italia risponde così all'appello Nato dopo l'annuncio degli Stati Uniti circa l'invio di altri 34mila soldati americani e la pressante richiesta del presidente americano Barack Obama agli alleati europei. Nessun altro paese europeo ha per ora risposto con tanto impegno. La missione aumenterà di "circa mille unità nell'arco temporale che va dall'inizio del prossimo anno alla fine del 2010" ha detto il ministro della Difesa Ignazio La Russa. E il ministro degli Esteri, Franco Frattini, ha completato lo scenario segnalando che il 2013, anno di fine mandato del presidente Hamid Karzai, è "un limite massimo, non un limite minimo" per il ritiro militare dall'Afghanistan. Frattini ha inquadrato la decisione dei rinforzi nel contesto di una nuova "strategia politica". Con questi rinforzi "noi saremo tra coloro che danno una risposta più positiva rispetto ad altri Paesi alla richiesta di incremento delle truppe da parte della Nato" ha sottolineato. Erano 2.795 i militari italiani finora autorizzati per la missione internazionale Isaf-Nato in Afghanistan: la presenza dell'Italia era nello scorso agosto aumentata di 400 effettivi, inviati di rinforzo in concomitanza con le elezioni presidenziali e successivamente rientrati. L'Italia ha già il sesto contingente Isaf dopo Stati Uniti (34.800), Gran Bretagna (9.000), Germania (4.365), Francia (3.095) e Canada (2.830). Il contingente italiano è dislocato nell'Ovest del Paese: l'Italia è infatti a capo del Comando Regionale Ovest, ed è responsabile di un territorio grande all'incirca come il Nord Italia. Il ministro La Russa inoltre ha sottolineato che per la missione militare italiana "non è previsto nessun cambiamento delle regole d'ingaggio". E ha promesso che il presidente della Camera, Gianfranco Fini, e il presidente del Senato, Renato Schifani, si recheranno in Afghanistan nel periodo natalizio per "rendere grazie di persona al contingente italiano". Questa mattina dalle 8 Frattini discuterà a Bruxelles di Afghanistan con gli altri ministri degli Esteri della Nato e con i colleghi dei paesi non-Nato che partecipano alla missione Isaf. A margine della riunione, il titolare della Farnesina avrà un faccia a faccia con il segretario di Stato americano Hillary Clinton.

© RIPRODUZIONE RISERVATA