Berlusconi/ Stasera in piazza Duomo per delineare il 'suo' Pdl

Berlusconi/ Stasera in piazza Duomo per delineare il 'suo' Pdl Moratti entra,Fini attende.Repubblica giura:su riforme fa da solo

Roma, 13 dic. (Apcom) - Grande attesa nel Pdl per il ritorno in piazza nella sua Milano del Premier Silvio Berlusconi che questa sera a piazza Duomo celebrerà l'avvio del tesseramento del suo partito di cui avrà la tessera numero uno ("nostro obbiettivo minimo è mezzo milioni di iscritti", spiega oggi al Corsera il responsabile della prima campagna di tesseramento del nuovo partito Gregorio Fontana), formalizzerà la ricandidatura di Roberto Formigoni al Governo della Lombardia, benedirà l'ingresso di Letizia Moratti nel partito ("Mi iscrivo, entro in gioco: è il momento di metterci la faccia" , spiega l'interessata al Corriere della Sera, annunciando che si occuperà delle politiche sociali del partito), dopo i molti anni in cui nel centrodestra ha prestato servizio come 'esterna' da Presidente della Rai, Ministro dell'Istruzione e Sindaco della seconda città italiana.Soprattutto, però, Berlusconi a Milano tornerà a parlare in piazza per dare le coordinate e le linee guida al 'suo' Pdl: Linee guida che vengono descritte 'prendere o lasciare' e che sembrano destinate a non smentire ma anzi rivendicare rotture e strappi politici ed istituzionali che il Cavaliere ha determinato con i suoi interventi da Bonn e Bruxelles questa settimana, non certo incosapevolemente. ED è di oggiDal Pdl che inizia da questa sera a Milano a raccogliere tessere, però, per una Letizia Moratti che entra, c'è un Gianfranco Fini a dire poco in stand by. Dubbioso lui sul da farsi, considerato pubblicamente 'poco gradito' dai maggiorenti del partito più vicini al Cav., finora sordo ma comunque pressato dalle sirene che soprattutto Casini ("ci saranno sorprese") e Rutelli ("in pochi anni daremo vita al nuovo primo partito del Paese che non sarà nel Pdl nè il Pd") fanno risuonare. Insomma, non è detto che se Berlusconi stasera prenderà la tessera numero uno, la numero due abbia sicuramente nome e firma di Fini.Non pochi, infatti, nel partito del Premier sono pronti a scommettere che così come 'il discorso del predellino' di piazza San Babila del dicembre 2007 segnò il punto massimo di frattura fra gli allora due leader dell'opposizione ("siamo alle comiche finali", fu il commento di Fini all'annuncio della nascita del nuovo partito), il discorso del Berlusconi oggi Premier di questa sera a piazza del Duomo potrà essere letto come un aut-aut rivolto a chi in questi ultimi mesi dalla 'linea' dettata da Berlusconi si è sempre più differenziato. Una rivendicazione orgogliosa di quanto fatto e della difesa da quanto subito in processi e sulla stampa ostile, con riferimento a guai giudiziari e vita privata. L'annuncio che la stagione di riforme finora soltanto promessa deve adesso tradursi in atti e fatti parlamentari secondo contenuti ben precisi, non sacrificabili dal Pdl in nome di intese più o meno possibili con le forze di opposizione.Ecco allora che la Repubblica si dice certa che già questa settimana in Parlamento, il Pdl presenterà proposte di riforme 'prendere o lasciare' in materia di Giustizia: dallo scudo processuale per Premier ed altre cariche, al ripristino dell'immunità parlamentare; dalla separazione delle carriere fra pm e giudici allo sdoppiamento del referendum. Altrettanto sembra essere in cantiere per elezione diretta del Premier, riduzione dei parlamentari, Senato delle Regioni. Tutte riforme che il Pdl intende proporre di sua iniziativa e chi ci sta, ci sta. Quasi più un ultimatum che una sfida politica alla minoranza parlamentare come alla 'minoranza' interna al centrodestra. Dirà piazza Duomo stasera se sarà confermata e se e da chi sarà accolto.

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