Nuova influenza/ Rezza: primo picco passato ma non è tutto finito

Nuova influenza/ Rezza: primo picco passato ma non è tutto finito L'epidemiologo dell'Iss: "L'inverno è lungo"

Roma, 13 dic. (Apcom) - I morti accertati della nuova influenzaumana in Italia restano 142, come 2 giorni fa, 11 dicembre, lostesso vale per il numero dei ricoveri in ospedale, fermi a 811, e i casi gravi, fermi a 439, e si conferma così la diminuzione del numero dei contagi e dei ricoveri. Il primo picco è alle spalle ma "è presto per dire è tutto finito", perchè "l'inverno è ancora lungo": ne è convinto l'epidemiologo dell'Iss Giovanni Rezza."Ci siamo apparentemente - afferma al telefono con Apcom - messi alle spalle un primo picco, che è stato caratterizzato da un'ascesa molto rapida come numero di contagi, una fase di plateau, stabilizzazione, per circa due settimana, e una terza fase di declino, parallela al suo avvio. Tutto come previsto dai modelli, m anon si deve abbassare la guardia e pensare che tutto sia finito. A questo punto infatti rimane un'ampia popolazione suscettibile, soprattutto di età inferiore ai 15 anni".La fascia di età più colpita, infatti secondo gli ultimi dati del ministero della salute è sempre quella pediatrica (0-14 anni), con un`incidenza pari a 9,63 casi per mille assistiti nella fascia dei bambini più piccoli di 0-4 anni e 7,94 per mille nella fascia 5-14 anni). Nella fascia di età 15-64 anni l`incidenza è pari a 2,88 e tra gli individui di età pari a 65 anni e oltre a 0,84 casi per mille assistiti. Nella fascia di età pediatrica quindi la diffusione del virus - spiega Rezza - è stata maggiore, e rapida, anche se "con un andamento capriccioso": ci sono state, ad esempio, scuole decimate, altre risparmiate, e all'interno delle stesse scuole classi dove tutti hanno contratto l'influenza e altre senza alcun ammalato. Inoltre "con pochissima trasmissione a livello di comunità, anche tra coloro che erano a contatto con i bambini ammalati".E' chiaro - precisa l'immunologo - che al di là dei casi segnalati e diagnosticati ce ne sono altri non riconosciuti, con sintomi lievi o asintomatici, ed è quindi difficile dire quantificare la popolazione che è rimasta suscettibile ma è probabile che ce ne sia in abbondanza", e - avverte - "l'inverno è lungo, quindi invito alla cautela, come ha fatto anche l'Ecdc americano, non si può tirare un bilancio adesso".

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